Qual è il disco che avete ascoltato di più nel 2024? E perché proprio l'ultimo dei Cure? Quest'anno c'è poco da tirare le somme. Sin dalle prime indiscrezioni, era chiaro che "Songs Of A Lost World" si sarebbe piazzato in cima alle classifiche. E il bello è che non si tratta di un primato honoris causa. I Cure sono dei fuoriclasse, giocano un campionato tutto loro, e quando si cimentano nelle serie ordinarie (pur con il massimo rispetto che merita l'ordinarietà) non c'è storia. La conferma che il rock e i suoi derivati - a partire da questa webzine - non è certo roba per giovani. Parliamoci chiaro: è il 2024 e una band che ha debuttato nel 79 continua a sorprendere. Non ce la farete mai a liberarvi di noi vecchi tromboni.
Il ritorno di Mapuche coincide con un disco immerso in brume lo- fi, paesaggi industrial e intenzioni spoken, a cui si artigliano testi spigolosi e definitivi. Una sorta di post- folk apocalittico, disperato, intenso, disarmante e umano.
Il gruppo tedesco Carolina Lee ci regala un secondo album meraviglioso. Volete fare un regalo a chi volete bene, se non a voi stessi? Eccolo servito. Una unica definizione può racchiudere tutti i brani dell’album: musica gentile e, sarà l’atmosfera natalizia, Dio solo sa quanto questo sentimento manchi a ciascuno e all’intero mondo.
L'impeto garage blues di No Name riporta Jack White nei territori selvaggi che furono zona di caccia degli iconici White Stripes.
Il periodo natalizio chiama e Loudd risponde anche in chiave filmica. Con Terkel in trouble? Con Una Poltrona per Due? Si e no. Con una sorpresa e una proposta, oltre che con un pezzo molto divertente. Curiosi? L'articolo è tutto per voi.
I Bad Nerves uniscono l’urgenza del punk e la melodia del pop con un'attitudine live che cattura e conquista il pubblico. Abbiamo avuto modo di fare una chiacchierata con la band prima del loro live al Magnolia e questo è l'esito.
Un disco ispirato, morbido e traboccante di soul e splendide melodie, meno avventuroso del suo predecessore, ma capace di coinvolgere ed emozionare fin dal primo ascolto.
In “Mahashmashana” Father John Misty intreccia riflessioni sull’inevitabilità della fine con sarcasmo tagliente e orchestrazioni sontuose. Il risultato è un viaggio esistenziale che trasforma il caos contemporaneo in bellezza universale.
Con Friend Of a Phantom, i danesi Vola ampliano il loro spettro espressivo, dando vita a un suntuoso album di prog metal, ricco di ganci melodici.
Alla moda della letteratura del Settecento, Loudd inaugura una nuova rubrica di interviste come resoconto di viaggio tra le etichette fonografiche italiane. Nella prima tappa incontriamo Four Flies Records, perfetto abbrivio tra il passato musicale italico, il presente e anche il futuro, grazie ad un piacevole incontro con Pierpaolo, la sua mente pensante.
Star Motel è un doppio album ed è, citandone alla lettera il sottotitolo, “un’esperienza musicale americana”. Per i fan del genere potrebbe rivelarsi, in corner, uno dei migliori ascolti dell'anno.
“Poco mossi gli altri bacini” degli Avion Travel è ancora un disco di dirompente vitalità, che mescola vari generi con sonorità sorprendenti. Certamente si tratta di un lavoro, pubblicato a inizio secolo, meritevole di una ri-scoperta in quest’epoca di mordi e fuggi con poca sostanza.
L'ennesimo, palpitante romanzo dello scrittore spagnolo, che esplora nuovi territori dell'universo Regina Rossa, attraverso una rocambolesca avventura, di cui sono ancora protagoniste Aura, Mari Paz e Sere.
Il giovane Castellitto (Pietro, figlio di Sergio) conferma con la sua opera seconda pregi e difetti già presenti ne "I Predatori"; torna anche quella vitalità sghemba che ci aveva fatto apprezzare la sua prima opera. Un regista ancora da farsi ma da continuare a tenere d'occhio con interesse.
Scritta da Tom Petty e Mike Campbell, Stop Draggin' My Heart Around fu inserita da Stevie Nicks nelo suo primo album solista, Bella Donna, e fu anche il suo maggior successo di sempre
Con You Still Got Me, Beth Hart cerca nuove forme espressive e centra il disco migliore della sua scintillante carriera.
I Post Nebbia sono una delle band più rappresentative del nostro panorama indipendente, riuscendo non solo ad arrivare alla visibilità infischiandosene delle logiche di mercato, ma anche ad unire fan del vecchio rock indipendente a quelli dell'urban. Al tutto si aggiungono testi intelligenti e che non cadono mai in luoghi comuni e un sound che riesce a risultare derivativo ma molto personale al tempo stesso. Un'eccellenza italiana.
Etero, donna di quasi cinquant'anni ancora vergine, trova l'amore e la passione in tarda età in un piccolo paesino della Georgia. Tra desiderio e forte indipendenza la protagonista esplorerà nuovi orizzonti in una vita fino a quel momento molto compita.
I KVB riescono nell’impresa di fare sold-out al Bellezza di lunedì sera, e già solo questo la dice lunga sul valore del duo britannico. Il concerto si snoda tra reminiscenze wave, folate di synth gelido, chitarra tagliente e un bpm che strizza l’occhio a ritmi dance; come scaldarsi in una serata decembrina milanese.
I Chat Pile tornano con Cool World, un disco più vario e meglio prodotto del precedente God's Country, che, tuttavia, mantiene intatti l'impeto furente e la ferocia iconoclasta dell'esordio.
Lo squalo in copertina rappresenta in qualche modo un azzeccato biglietto da visita di questo nuovo capitolo nella discografia dei Right Profile. Il nuovo EP della band conferma il suono fortemente americano, a metà tra Punk e Indie Rock, costantemente aperto a influenze e suggestioni differenti.
Dopo cinque anni di silenzio, gli Opeth tornano con “The Last Will and Testament”, un concept album che rappresenta la sintesi perfetta delle diverse anime ed epoche della band, candidandosi a diventare uno dei possibili capolavori della loro già leggendaria discografia.
Malcolm John Rebennack Jr, in arte Dr.John, è stato una leggenda musicale di New Orleans e non solo. Le sue gesta al piano, le sue doti di songwriter hanno lasciato un'impronta indelebile nel mondo rock. Riappropriamoci di uno dei suoi ultimi lavori, "City That Care Forgot", disco incazzato e politico quanto mai attuale.
Thriller d'ambientazione spagnola più attento alla forma che non alla sostanza, ottimo ritmo che potrebbe essere anche sufficiente a mascherare la poca profondità dell'intreccio. Per una visione disimpegnata.
Una tocccante canzone d'amore, concepita durante il periodo più buio della vita di David Grohl
Persone felici che cantano dalle prime file i ritornelli assieme al gruppo sul palco. Questa la fotografia migliore di una band innamorata della propria musica, che ancora oggi suona come se fosse il primo giorno e che concepisce i concerti come una grande occasione di festa. Sabato sera al Santeria Toscana i Nada Surf e i supperter Lowinsky hanno dato gran prova del loro talento.
Dopo un silenzio durato cinque anni è tornato AYR?, un artista che, attraverso la sua musica, dà vita a un viaggio nell’immaginario. Mai come in questo caso, si tratta di un viaggio multidimensionale. "Unicorn", infatti, è una fiaba urbana caratterizzata da sonorità dream pop e glitch, uscito come singolo, video d’animazione e silent book. Ne parliamo direttamente con l'autore.
I sentimenti umani possono assumere molteplici declinazioni e nuove direzioni, e il nuovo album di Olden ne è la prova tangibile.
I Trash Boat realizzano quello che ad oggi si può definire il migliore album della loro carriera con Heaven Can Wait, un disco finalmente a fuoco ma che al contempo comunica con forza il caos, gli enigmi e la tortuosa mutevolezza di cui sono capaci questi ragazzi di St Albans.
La crisi economica del 2008 tocca anche la capitale del Giappone ormai aperta alle logiche disumane del capitale tipiche dell'occidente. Attraverso il privato della famiglia Sasaki il regista Kiyoshi Kurosawa ce ne mostra gli esiti infausti sulla società nipponica.
Atlas Obscura è il secondo capitolo del progetto Pon¥, un album che seleziona una serie di canzoni dalle provenienze più disparate, eterogenee per generi e autori, per dare loro una veste nuova, un misto di intimismo e estetica Lo Fi.
Il trio di Boston ci regala in una serata fredda e densa di nebbia, un caldo concerto coldwave. Al di là dell’ossimoro, è oramai assodata l’esistenza di una via al gothic pop di matrice statunitense. Dunque, perché non interessarcene?
Creatura del chitarrista Kalle Wallner, membro dei tedeschi RPWL, i Blind Ego fanno convivere la declinazione prog moderna della casa madre a un rock appassionato, viscerale e decisamente melodico.
Emma Nolde dà vita ad un disco di anima, carne e mondo, raccontando con la chirurgia dei grandi della necessità vitale di avere il nostro tempo come unica unità di misura delle cose, e, proprio per questo, di difenderlo con i denti. Perché, alla fine, nel rumore di fondo in cui ci perdiamo, conta solo “il tempo che ci vuole”.
Fuyumeku in giapponese significa “sentire l'inverno arrivare”, una sensazione malinconica e silenziosa che anticipa un cambiamento, ma è anche il nome un interessante duo dedito al post rock con venature psichedeliche, che qui ci racconta di musica e vita, tra atmosfere sospese e emozioni profonde.
Torniamo a più di vent’anni fa, nel 2003. Tre pezzi da novanta della musica brasiliana si incontrano. Il risultato è “Tribalistas”, uno degli album più sereni e gioiosi di inizio secolo, ma sempre con quel pizzico di saudade a carezzare le melodie.
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LEGGILa seconda data del nuovo tour di Colapesce e Dimartino, “Archi, Ottoni e Preoccupazioni”, mostra i due cantautori siciliani sotto una luce inedita, quella che permette di vedere vestite di nuovi abiti le loro canzoni, per l'occasione ri-arrangiate in chiave sinfonica, in questo caso grazie alla presenza sontuosa dell’Orchestra Magna Grecia, presso il Teatro Petruzzelli di Bari.
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