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RE-LOUDDSTORIE DI ROCK
23/03/2020
Laughing Hyenas
You Can't Pray A Lie
Larissa Strickland alza un muro elettrico continuo e senza cedimenti che fa da sfondo ai latrati di Brannon; Kimball e l'altro Strickland costituiscono la sezione ritmica (basso ossessivo e percussioni mercuriali) che asseconda degnamente questo andamento omicidiale.
di Vlad Tepes

Le iene che sghignazzano nacquero nel Michigan, ad Ann Arbor, ma il filo elettrico dei loro strumenti era innestato a Detroit, patria di Stooges e MC5.

John Brannon, voce (già nei Negative Approach), Larissa Strickland, chitarra (già nei L-Seven, da non confondere con L7), Kevin Strickland, basso e Jim Kimball, batteria, furono un coagulo di slabbrata irriverenza hardcore-blues: You Can't Pray A Lie rimane il loro capolavoro, ma tra la discografia dei Nostri si pescano solo ostriche perlifere.

Larissa Strickland alza un muro elettrico continuo e senza cedimenti che fa da sfondo ai latrati di Brannon; Kimball e l'altro Strickland costituiscono la sezione ritmica (basso ossessivo e percussioni mercuriali) che asseconda degnamente questo andamento omicidiale. Le pulsioni millenariste del puritanesimo americano (proprio Brannon e Larissa, pare, abbiano genitori impegnati nella predicazione religiosa) a contatto con gli sviluppi ultimi del turbocapitalismo americano (Detroit città-industria) ci hanno donato queste grida disperate; la terra celeste, una delle tante nuove Gerusalemme della predicazione biblica, è ormai una metropoli inumana, meccanica e fatiscente, un Moloch invecchiato che esige, per la propria sopravvivenza, un sempre maggior numero di vittime.

Non stupisce che i toni predicatorii dei Laughing Hyenas siano così esacerbati, al limite dell'incomunicabile; oltre ci sono i Cop Shoot Cop; all'orizzonte le apocalissi dei Throbbing Gristle. Solo negli Stati Uniti il fervore della fede, che informò davvero la vita e le ideologie dei bianchi americani, ormai davanti al disinganno epocale e alla fine del sogno, poteva degenerare così brutalmente: nel fanatismo bigotto oppure, come per gli Hyenas, nel nichilismo.

Una nota a margine: Level seven o Level 7 o L7 è anche un romanzo fantastico di Mordecai Roshwald in cui si ipotizza la lenta agonia della popolazione americana durante e dopo un conflitto nucleare: rifugiati a strati nel sottosuolo (il livello 7 è il più profondo, quello dei privilegiati), gli ultimi superstiti moriranno inesorabilmente senza aver più visto il sole, avvelenati dai miasmi radioattivi.

America, America, where is your dream, now?


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