Autunno 1977: dopo un burrascoso alterco una giovane fanciulla esce in lacrime dall'ufficio di Bob Mercer, all'epoca uno dei massimi dirigenti della casa discografica Emi. Quella ragazza si chiama Kate Bush, timida diciannovenne nata e cresciuta nel Kent che ha da poco portato a termine le registrazioni del suo album di esordio; quasi tutto è pronto, la pubblicazione è alle porte. Resta soltanto da decidere quale singolo farà da apripista per il disco.
La scelta dei discografici cade su James And The Cold Gun, un innocuo brano pop con qualche esile venatura rock/blues. Si tratta di uno dei momenti più deboli dell'album ma dal buon potenziale commerciale, almeno secondo il parere degli alti papaveri della label. Kate non è però dello stesso avviso: vorrebbe puntare tutto su Wuthering Heights, ballata dalle atmosfere barocche ispirata ad un adattamento televisivo di "Cime Tempestose" di Emily Brontë nella quale la cantante regala un saggio del suo talento vocale per nulla acerbo, a dispetto della giovane età. Inoltre si tratta di una delle canzoni registrate per quel demo che tre anni prima aveva stregato David Gilmour dei Pink Floyd, convincendolo a sottoporre il nome di Kate alla Emi; insomma, non si tratta di un banale capriccio post-adolescenziale: Kate ci tiene davvero a pubblicare Wuthering Eights come 45 giri. Sorretta da quell'orgoglio che contraddistingue la gioventù, la ragazza si mette di traverso e si oppone strenuamente alla decisione presa ai piani alti della label londinese.
Da lì ha origine il battibecco con Mercer ed un successivo braccio di ferro che dura alcuni giorni. Alla fine - più per sfinimento che per reale convinzione - il dirigente cede: "D'accordo Kate, facciamo come vuoi tu. Ricorda però una cosa: quando sperimenterai l'insuccesso, quando andrai a sbattere contro il muro, allora imparerai a non interferire più con le decisioni di chi i dischi li deve vendere". Mercer si rivelerà pessimo profeta: Wuthering Heights vede la luce come singolo il 20 gennaio 1978, accompagnato da un videoclip che esalta non solo le straordinarie doti vocali di Kate ma anche il suo talento di ballerina (affinato alla corte di Lindsay Kemp) e la sua profonda sensualità. Il successo è clamoroso, non solo in Gran Bretagna ma in tutta Europa e trascina le vendite di "The Kick Inside", primo album di colei che oggi, a quarant'anni di distanza da quel fulminante esordio, è considerata tra le più influenti cantautrici degli ultimi decenni: per delucidazioni in merito chiedere a Elizabeth Frazer, Tori Amos, Regina Spektor e tante altre.