Quando nel 2013 uscì l’album di debutto degli Strypes l’operazione che fecero in tanti fu quella di stabilire se la somma degli anni dei componenti della band superasse o meno le 70 primavere di Keith Richards. Perché di questo si trattò, di quattro ragazzini irlandesi, nati tra il ‘95 e il ‘97, innamorati del Rock, del Blues, del Garage e delle meraviglie Mersey Beat che abbondavano nelle collezioni di vinili dei propri genitori. Altri non giurarono sulla genuinità del gruppo immaginando che nell’ombra manovrasse il Malcom McLaren di turno. Comunque la si voglia pensare le 13 canzoni di Snapshot vanno a comporre una scaletta pressoché perfetta con pezzi originali fantastici come Mystery Train, Blue Collar Jane, She’s So Fine, What A Shame e cover preziose (Leiber & Stoller, W.Dixon, Nick Lowe). Una delle sorprese più gradite di questo decennio, un po’ come accadde con gli Strokes di Is This It all’inizio degli anni zero.