Goodfellas, etichetta discografica e distributore, diventa anche casa editrice e come prima uscita del catalogo pubblica Viaggio al centro dei Cramps, di Dick Porter. E fa subito centro.
Vado a memoria, ma credo sia il primo libro in lingua italiana su una band fondamentale come i Cramps.
Il gruppo di Poison Ivy e Lux Interior, oltre ad avere il merito di aver fatto riscoprire tutta una (sotto)cultura dimenticata – quella del rock ‘n’ roll anni 50 – è stato anche capace di sporcare quello stesso rock ‘n’ roll con il punk della New York di fine anni Settanta. Una band storica, senza la quale lo “psychobilly” non esisterebbe e molte band validissime sarebbero ancora nel dimenticatoio.
Il libro racconta la loro storia e la condisce di aneddoti divertenti. La prima parte, sulla gioventù di Lux e sull’incontro con Ivy avvenuto nei primi anni Settanta, è la più affascinante e divertente. Dal racconto del loro primo incontro (Lux dice di aver visto Ivy in pantaloncini che faceva l’autostop e di aver avuto subito un’erezione) ai primi anni passati a girare per i rigattieri d’America in cerca di 45 giri rock ‘n’ roll, alle difficoltà a New York, nel primo periodo, nel cercare di pubblicare un disco.
Poi i concerti, l’amore dei fan e il loro primo tour in Europa di spalla ai Police, i difficili rapporti con le case discografiche, i continui cambi di formazione dovuti sia alla totale devozione alla causa che Lux e Ivy richiedevano sia a problemi personali dei vari membri che si sono succeduti: Bryan Gregory, Miriam Linna, Kid Congo Powers, Candy Del Mar.
Si parla della loro passione per la musica del passato, per le auto, per l’horror, i B-Movie e i fumetti degli anni 50, l’amicizia con altre band (Ramones su tutti) al pari di un impegno e una professionalità spesso sottovalutati anche da molta critica specializzata.
La seconda parte del libro è forse un pochino troppo “rapida”, per così dire, dando poco spazio all’ultima parte di carriera, da inizio anni Novanta fino alla prematura morte di Lux Interior nel 2006.
Un libro fondamentale per i fan dei Cramps, ma anche per chi si vuole avvicinare a loro o semplicemente per chi vuole scoprire cosa c’era dietro la passione di due grandi amanti del rock ‘n’ roll. A corredo, alcune bellissime foto – soprattutto quelle di inizio anni Settanta con Lux capellone – e, nella versione italiana, oltre alla discografia completa, una serie di interventi di musicisti italiani, fan dei Cramps.
Da leggere tutto d’un fiato.