I Mysteria Noctis nascono da un’idea di Alessio Negretti, Alberto Negretti e Giacomo Piccinini, a cui si aggiungono Mattia Di Lorenzo e Gioele D’Adda. I cinque propongono un Progressive Rock virtuoso e melodico, con forti influenze metal, contaminato da musica classica e jazz, al fine di ottenere uno stile moderno ed eclettico, ispirato alle grandi decadi musicali degli anni ’70 – ’80.
La band, nel tempo, si è esibita su diversi palchi prestigiosi del Nord Italia, approdando in numerose realtà storiche e celebri del capoluogo lombardo quali il Legend Club, il Tunnel Club e l’Alcatraz.
La proposta musicale è un viaggio nelle onde misteriose della notte: ispirandosi a grandi band del calibro di Opeth, Porcupine Tree e Dream Theater, i brani dei Mysteria Noctis si distinguono per il loro mood a tratti folle e per una cura maniacale nell’attività di composizione e arrangiamento.
La qualità della loro formazione ha portato a diverse citazioni nei libri Storie di Prog Rinascimento di Max Rock Polis e Metal progressive italiano. La storia e i fondamentali stranieri di Massimo Salari.
Nel 2015 la band lancia il suo primo album autoprodotto, Higher Dimensions, dai suoni duri ispirati al metal estremo e metriche serrate.
Nel 2017 firmano con l’etichetta discografica bolognese Areasonica Records per un nuovo EP Quid Est Veritas?, un lavoro su base prog, con accenti rock e melodici: il concept tratta temi profondi come la Ricerca della Verità e le sfide rappresentate dall'Ignoto.
Nel 2020 pubblicano il loro terzo lavoro, il full length Vulnera, la cui uscita è preceduta dalla pubblicazione del singolo “Thoughts”, pubblicato il 15 settembre dello stesso anno. Con Vulnera, la band conferma il cambio di rotta, già intrapreso con Quid Est Veritas?, rispetto alle sonorità più estreme degli esordi. La band comasca continua nel suo viaggio di sperimentazione musicale proponendo uno stile e una musica difficilmente incasellabili in generi convenzionali.
Nel disco si contrappongono momenti concitati, influenzati da sonorità metal, a sezioni più melodiche, con ritornelli che strizzano l'occhio al pop. Non mancano contaminazioni di musica elettronica e composizioni influenzate dalla musica classica, il tutto amalgamato in salsa prog.
Con la loro ultima opera, Vespro, i Mysteria Noctis presentano un concept album che esplora le conseguenze drammatiche delle scelte compiute durante il corso della propria vita.
L’album, interamente scritto in italiano, racconta il viaggio di un uomo che, spinto da una lettera anonima che lo turba profondamente, parte alla ricerca dell’autore della stessa.
Questo viaggio, intriso di tormento, intreccia ombre del passato con un presente permeato da un’ambiguità latente dove nulla è come sembra. I brani si basano su temi ricorrenti, simili ai leitmotiv wagneriani, associati a personaggi ed elementi specifici della storia.
Vespro si distingue dai lavori precedenti per un uso più marcato dei sintetizzatori analogici e un forte influsso della musica elettronica. L’album, seppur radicato nel progressivo rock e metal, rileva un forte eclettismo che spazia dalla synthwave di brani come “Discesa” e “Anatema”, al rap dalle sfumature western in “Il processo”, fino a sezioni black metal nella suite “La Villa”.
Non mancano riferimenti alla musica popolare come in “Valzer D’Inverno” e alla musica classica russa, specialmente nelle sezioni pianistiche.
Vespro vuole essere un’opera con una forte impronta teatrale, componente enfatizzata dalla presenza di diversi cantanti che interpretano i personaggi della narrazione.
Tracklist
- Ombre dal passato
- Discesa
- Anatema
- Riorno
- Valzer d'inverno
- Ricordi
- Il Processo
- La Villa
- L'ultima porta
- L'ombra