L'isola di Liten è presa d'assalto dai turisti. Dopo il caso delle tre ragazze trovate morte nelle acque del lago vulcanico, in molti desiderano visitare quel luogo sperduto, dal fascino tetro. La vita degli isolani, poco avvezzi a ricevere così tante attenzioni, è cambiata. La figlia del capo della polizia, Malin Dahlberg, è diventata una star del web: con le sue cronache della vicenda e le sue challenge macabre diventate virali, ha visto i suoi follower moltiplicarsi, fino a diventare migliaia. Quando un suo compagno di scuola, Åke, precipita da una rupe mentre si riprende con il telefono, nel tentativo di imitarla e portare all'estremo uno dei suoi video, Malin viene investita da un'ondata di accuse. La ragazza è certa che non sia stato un incidente, che si tratti di un omicidio. È curioso però che le indagini convergano sempre più su di lei, che ha un movente: odiava Åke, lo odiava davvero. Malin deve provare a scagionarsi. Ma con il suo comportamento, capriccioso e contraddittorio, si sta facendo terra bruciata intorno, allontanando amici e parenti, mentre le accuse nei suoi confronti si fanno sempre più gravi. In molti sull'isola non la vedono di buon occhio, e qualcuno inizia a convincersi che la sua smania di essere sempre al centro dell'attenzione l'abbia spinta persino a uccidere...
Dietro lo pseudonimo di Arwin J. Seaman si nasconde una scrittrice o scrittore italiano di successo, che utilizza un nome d’arte allo scopo di sperimentare formule nuove rispetto a quelle già rodate, per uscire, cioè, dalla cosiddetta “comfort zone”. Chi sia, non è dato di sapere, e la vera identità dell’autore di Un giorno Di Calma Apparente, seguito del fortunato Omicidio Fuori Stagione (2023), resta un mistero (al lettore, fare ipotesi e provare a risolvere l'enigma). Poco importa: quel che conta davvero è che ci troviamo di fronte all’opera di qualcuno che conosce il fatto suo e che scrive anche molto bene.
Questo secondo romanzo, come il suo predecessore, è un noir, che rientra a buon diritto in quella categoria, creata ad arte tempo fa, definita come thriller scandinavo. L’intreccio è credibile, la trama accattivante, e anche se il ritmo è tutto tranne che adrenalinico, non mancano ripetuti colpi di scena, mentre lo sviluppo dell’indagine assume, pagina dopo pagina, connotati sempre più inquietanti.
L’aspetto giallo della vicenda, tuttavia, è solo uno dei motivi per cui mi sento di consigliare il romanzo. Il misterioso scrittore, infatti, è abile nel creare un'ambientazione credibilissima, che porta il lettore nell’apparente tranquillità di un’isoletta a metà strada tra la Svezia e la Danimarca, un luogo in cui tutti si conoscono, in cui la vita fluisce sonnacchiosa e senza palpiti, e in cui la bellezza da cartolina di luoghi ameni e seducenti, si scontra, però, con una realtà gravida di odio, di rancori mai sopiti, di rivalità e misteri sottaciuti.
Seaman ha, inoltre, il merito di affrontare l’attualissimo tema della profonda influenza che i social hanno sulle nostre esistenze, della capacità che hanno di manipolare personalità deboli, di mistificare la realtà, diventando, oltretutto, uno strumento vigliacco per mortificare, offendere e ingenerare odio. In tal senso, la giovane e sgradevole Malin, protagonista del romanzo, diventa la cartina di tornasole delle nuove generazioni, le cui esistenze sono proiettate quasi esclusivamente nel virtuale, senza alcuna consapevolezza che consenta loro di distinguere tra bene e male, ma spinti a fare qualunque cosa (imbrogliare mentire, se necessario) per ottenere un briciolo di effimera visibilità.
Un Giorno di Calma Apparente, quindi, offre più piani di lettura, è un romanzo estremamente centrato nella sua analisi sociologica e, cosa che non guasta, è scritto davvero molto bene, grazie a una prosa ricca e fluida, che si pone al servizio di un vivido approfondimento psicologico dei (ricorrenti) personaggi.
Il finale aperto lascia presagire un terzo romanzo della serie, dopo il quale, forse, il misterioso scrittore svelerà la propria vera identità.