Da un balcone di quell’hotel è precipitato Jim Morrison, John Belushi è morto di overdose in una delle sue stanze, in un’altra hanno vissuto per un anno Sharon Tate e Roman Polanski: no, il Chateau Marmont, dove Mae Pruett è stata spedita nottetempo a «trattare un problema», decisamente non è un posto qualunque. Non che il lavoro di Mae sia un lavoro qualunque. Nella Los Angeles dello showbiz che fabbrica montagne di denaro, delle magioni principesche che affacciano su misere tendopoli, Mae Pruett ha una specialità: tenere il nome dei suoi clienti – ricchi, potenti, talvolta depravati – fuori dal raggio dei media, ripulire macchie di reputazione, gestire imbrogli e imbarazzi. Con ogni mezzo necessario. E gli occhialoni scuri di Hannah Heard, divetta in declino, nascondono una situazione che è pane per i suoi denti. Ma quando, di lì a poco, il suo capo e mentore Dan Hennigan viene ucciso sul Sunset Boulevard, Mae all’improvviso si ritrova sola di fronte alla Bestia, una rete occulta di potere e corruzione che ha sul libro paga, oltre a lei, una legione di avvocati, pierre, servizi di sicurezza, investigatori – occhi, orecchie, braccia, pugni. La Bestia che stringe tra i suoi artigli la città degli angeli. Nel suo dibattersi, Mae percorrerà le strade della fluorescente megalopoli, soffocata dal fumo dei roghi, popolata dalle gang in guerra, da influencer impillolati e rifatti, predatori a caccia di carne giovane, poliziotti sporchi, anime perdute. E dovrà decidere da che parte stare.
C’è una Los Angeles rutilante, fascinosa, regno del cinema, degli influencer e delle star che puoi incontrare al bar, all’ora di colazione. Un mondo in cui dominano l’effimero dell’apparire, i party e i locali alla moda, le palestre, i cibi macrobiotici e gli abiti di tendenza, mentre il sole splende alto a illuminare vite appagate dalla frenesia metropolitana. Dietro le immagini seducenti della cartolina, però, esiste anche un’altra città, fatta di poveracci costretti a vivere in tendopoli sporche e malsane, di traffico e di smog, di droghe e di spaccio, di poveracci disposti a tutto pur di sbarcare il lunario.
Questo contesto contraddittorio è letteralmente fagocitato da un sistema di potere e di corruzione ad altissimo livello (la Bestia), una rete occulta che protegge chi ha soldi per pagare, che svela e nasconde segreti a seconda del tornaconto del momento, che non esita ad utilizzare poliziotti corrotti e poveri disperati come braccio armato di una violenza pret a porter.
Mae Pruett, giovane ambiziosa, fa parte di questo sistema, è chiamata a salvare il culo a quei potenti che hanno bisogno di aiuto, di salvare l’immagine o di nascondere sotto il tappeto la sporcizia dei loro piccoli e grandi misfatti, costi quel che costi. Chris, che in passato ha avuto una relazione con Mae, della quale è disperatamente innamorato, è un ex poliziotto, il cui passato torbido, segnato dalla violenza, dalla corruzione e dall’abuso di steroidi, ha decretato la sua espulsione dal dipartimento. Ora lavora per una società di sicurezza e viene mandato a risolvere “problemi”, a minacciare o picchiare, a seconda dei desiderata di chi lo paga.
Quando Dan, il mentore della Pruett, viene ucciso in circostanze misteriose, Mae e Chris si ritrovano a indagare sull’omicidio, che scopriranno essere solo la punta dell’iceberg di qualcosa di marcio che la Bestia vuole insabbiare.
Tutti Sanno è un grande e inquietante noir, un romanzo che inchioda alla lettura fino all’ultima pagina, che insuffla ansia e pompa adrenalina. Harper scrive da Dio, la sua prosa asciutta, ma efficacissima, richiama alla mente mostri sacri come Don Winslow, Michael Connelly e addirittura James Ellroy.
Non sono, però, solo i colpi di scena costanti e il ritmo serrato a rendere la lettura imperdibile: Tutti Sanno è anche la foto in bianco e nero, e nitidissima, di una società eticamente alla deriva, in cui la violenza, l’immagine e il tornaconto personale sono il carburante di un mondo che, dietro l’apparente e fascinosa aura di un sogno americano alla portata di tutti, nasconde una realtà di vizi e perversioni che non si fa scrupoli a mietere vittime anche fra i più deboli e innocenti. Harper ha, inoltre, il merito di scandagliare l’animo dei suoi due protagonisti, accompagnandoli attraverso un difficile e pericoloso percorso di redenzione: due anime afflitte dal rimorso e dai sensi di colpa, che decidono di combattere il sistema, costi quel che costi, per emendare i rispettivi peccati e fare, finalmente, la cosa giusta.