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REVIEWSLE RECENSIONI
09/10/2024
Wind Rose
Trollslayer
La ricetta vincente dei pisani Wind Rose si chiama “dwarf metal”, ma il loro immaginario epico e fantasy si espande grazie al loro metal corale e festaiolo e a una “sensibilità marketing” che ha dato loro certamente una marcia in più. Trollslayer arriva per certificare la gloria di un gruppo che sta entrando di prepotenza nel gotha del metal di oggi.
di Iputrap

" Fight for rock and stone and storm in the mine

We are digging all the day and we are partying all the night

Leave no dwarf behind and jump in the hole

We are standing all together we're not asking you for more

Fight for rock and stone and storm in the mine

We are digging all the day and we are partying all the night

Leave no dwarf behind and jump in the hole

For the brothers and for Karl we will rock and stone tonight!"

(Wind Rose, “Rock and Stone”)

 

 

Per tradurre in velocità quanto scritto sopra, nell’estratto del testo di uno dei brani che vanno a comporre la loro loro sesta fatica in studio, i mitici nani combattono, scavano, festeggiano e non lasciano indietro nessuno. Dal Signore degli Anelli fino al mondo più estremo di Warhammer, utilizzando come colonna sonora, il metal più “pompato” e corale, sulla scia di altre band oggi di successo, come Powerwolf e Sabaton, in cui musica, contenuti e immagine sono ugualmente rilevanti, come è giusto che sia.

Senza il marketing poderoso su Youtube, Instagram e Tik Tok, questa band non avrebbe il successo che sta invece ottenendo, ma il merito è anche della loro ferocia e del sudore accumulato in centinaia di concerti sparsi per tutto il globo, che il quintetto pisano non ha di certo lesinato, compreso un tour insieme a Powerwolf e Hammerfall, e il supporto di una entusiasta Napalm Records.

Il sesto album in studio, Trollslayer, viene proposto in mille versioni e con pittoreschi gadget, ma non dimentica di proporre canzoni degne del loro nome e della reputazione di un gruppo che non va sottovalutato nemmeno come inventiva e creatività.

 

Riguardo a Trollslayer la band dichiara: "Abbiamo trascorso più di due anni a lavorare sul disco, una nuova opera di Dwarf Metal che vi intratterrà con riff veloci, birra e divertimento. Con Trollslayer non solo abbiamo mantenuto tutti gli elementi chiave del Dwarf metal, ma abbiamo anche riportato i ritmi incalzanti tipici dei nostri album precedenti. Sia “Wintersaga” che “Warfront” hanno avuto un grande impatto sui nostri fan, anche se hanno molte differenze nello stile. Oggi abbiamo unificato tutte le migliori caratteristiche di entrambi gli album e stiamo offrendo quella che crediamo sia la migliore esperienza di Dwarf Metal finora".

E infatti la band decide di semplificare e confezionare otto canzoni (più l'immancabile intro epica e solenne) che sono state creare per essere cantate, ballate e pogate sotto il palco, in un clima da festa che varia in modo costante tra inni alcolici e canti di guerra, ma sempre con un mood colorato e vivace, fino al nuovo esperimento di “Rock and Stone”, che si ispira al videogioco Deep Rock Galactic e porta i nani in una breve gita spaziale, ma senza modificare troppo la ricetta anthemica di un brano che vuole superare in consensi e ambizione il celeberrimo “Diggy Diggy Hole”.

 

La ricetta sonora sta tutta qua ma funziona ed entusiasma, con un breve accenno di profondità più drammatica, nell’opus finale di “No More Sorrow”, dove la voce ruggente di Francesco Cavalieri spicca anche oltre ai valorosi cori che spesso si sovrappongono al suo canto nelle altre canzoni, per un effetto finale destinato a piace oppure a deludere, a seconda dei gusti.

Il progetto Wind Rose si conferma alla grande, riuscendo a mediare con intelligenza tra gusto, qualità e commercialità.