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RE-LOUDDSTORIE DI ROCK
Transient Random Noise Bursts With Announcements
Stereolab
ALTERNATIVE ELETTRONICA/AMBIENT/EXPERIMENTAL/AVANT-GARDE POP
all RE-LOUDD
04/01/2018
Stereolab
Transient Random Noise Bursts With Announcements
Frutto di una cosciente manipolazione intellettuale o la fortuita congiura di abilissimi rielaboratori?
di Vlad Tepes

Formati a cavallo fra Ottanta e Novanta (Laetitia Sadier, voce; Tim Gane, basso; Sean O'Hagan, chitarra; Mary Hansen, tastiere; Duncan Brown, basso; Andy Ramsay, batteria), gli Stereolab, sotto le spoglie di una psichedelia nostalgica e passatista, celano una lodevole opera di sincretismo musicale, dai Velvet Underground ai Neu!.

Frutto di una cosciente manipolazione intellettuale o la fortuita congiura di abilissimi rielaboratori?

Sul disco maggiore, Transient Random, i debiti si fanno subito evidenti in “I'm Going Out My Way” in cui l’acido e lo psichedelico promanano, abbastanza sfacciatamente, da “Sister Ray”; l'incedere di “Jenny Ondioline” (18'08'') pare, invece, uno scampolo di lusso delle sessioni di registrazione di Neu 2, in cui il metronomo percussivo di Klaus Dinger inaugurava il disco con la paradigmatica “Für Immer”, maestra, ancor più di “Hallogallo”, di color che sanno: la batteria, inchiodata stoicamente al motorik krautrock, e la chitarra ossessionante, debitrice di Michel Rother, sono le protagoniste dei questo piccolo classico; il mantra vocale della Sadier e le tastiere anni Sessanta non sono che orpelli fascinosi di questa percussività ipnotica (l’attrattiva retrò sarà una formula costante dei britannici più intelligenti, da Electrelane a Portishead). Omaggio o furbizia? Se è vero, come scrisse Thomas Stearns Eliot che “I poeti immaturi imitano; i maturi rubano”, possiamo dire che gli Stereolab stanno fra color che son sospesi: imitano, ma riescono sicuramente a creare qualcosa di nuovo e di piacevolmente inaudito.

Il precedente Space Age Bachelor Pad Music si attesta su toni più distesi ed ordinari. Il pezzo più interessante è “We’re Not Adult Orientated”, proposto in due versioni, studio (6’07’’) e live (3’35’’): la seconda versione, più veloce, sembra una variazione della prima tanto che, entrambe, ricordano le accelerazioni e decelerazioni di “Super” in Neu 2