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REVIEWSLE RECENSIONI
This Is A Photograph
Kevin Morby
2022  (Dead Oceans)
IL DISCO DELLA SETTIMANA AMERICANA/FOLK/COUNTRY/SONGWRITERS
8/10
all REVIEWS
06/06/2022
Kevin Morby
This Is A Photograph
Morby continua la sua febbrile ricerca espressiva, con un disco dal lirismo profondo e vulnerabile, probabilmente il migliore pubblicato fino a oggi.

A soli trentaquattro anni, Kevin Morby ha già alle spalle un passato artistico di tutto rispetto ed è diventato un punto di riferimento fondamentale per il circuito indie americano. Texano d’origine, ma trapiantato a Kansas City, il cantautore vanta nel proprio curriculum la militanza in due band indie rock di successo, Woods e The Babies, e questo, prima di dare vita a un’intensa carriera solista, attraverso sette dischi, tutti di altissimo livello. Musicista inquieto, ma al contempo devoto all’understatement dell’uomo qualunque, Morby ha vissuto in diverse città degli Stati Uniti, da Los Angeles a New York City, e ha viaggiato di continuo, nei luoghi più disparati, per accumulare esperienze che potessero arricchire e influenzare la propria arte.

Non è un caso, quindi, che This is a Photograph, il suo settimo disco in studio, sia, in tal senso, un lavoro eterogeneo (ma non incoerente), figlio della propria sfera privata, certo, ma anche delle tante influenze acquisite nel suo febbrile girovagare e della vita vissuta, quella vera, quella delle persone che vivono al di fuori della bolla dello star system, da cui il cantautore americano si è sempre tenuto lontano.

Morby si è risintonizzato con Sam Cohen, con cui aveva già collaborato in passato a dischi splendidi come Singing Saw del 2016 e Oh My God nel 2019 ed è andato a registrare a Memphis, città nella quale si è trasferito per qualche tempo.

Vivere in prima persona i luoghi della sua musica, ha sempre giocato un ruolo fondamentale per le canzoni di Morby e il suo tempo trascorso a Memphis entra in gioco direttamente anche per This is a Photograph. Rinchiuso al Peabody Hotel, Morby ha, infatti, assorbito l'essenza della città e dei suoi suoni, che poi ha filtrato attraverso la propria sensibilità. Ciò è particolarmente evidente, ad esempio, in "A Coat of Butterflies", un sincero omaggio al compianto Jeff Buckley, scomparso 25 anni fa, proprio nelle acque del Wolf River, un affluente del Mississippi.

Perché This is a Photograph è un disco che parla delle connessioni che il cantautore ha sia con luoghi, sia con le persone che fanno, e hanno fatto, parte della sua vita. La title track, ad esempio, apre una finestra sul passato, con Morby intento a sfogliare un album fotografico, quando scopre una foto di suo padre, giovane e a torso nudo, in posa su un prato. Poche ore prima di scoprire la foto, suo padre gli è crollato davanti per un malore, ed è stato portato d'urgenza in ospedale, in gravi condizioni. Una storia tratta dalla vita reale, che spinge, tuttavia, a riflettere su quegli affetti che spesso diamo per scontati, e di cui si comprende l’importanza solo quando si rischia di perderli.

E’ inevitabile, quindi, che il cantautore parli anche d’amore, e racconti, con il cuore in mano, del suo rapporto più importante, quello con la sua compagna di vita. Per la maggior parte degli ultimi cinque anni, Morby ha avuto una relazione con Katie Crutchfield, alias Waxahatchee. I due si sono incontrati durante un tour, hanno poi collaborato spesso tramite sessioni di cover live pubblicate su Instagram, e hanno persino lavorato insieme per una rilettura del classico dei Velvet Underground, After Hours. Ecco, quindi, che il songwriter texano, cede al romanticismo, rivolgendosi a Katie nella meditativa "Stop Before I Cry", promettendo amore eterno nel verso: "Posso vivere nelle tue canzoni per sempre, e tu puoi vivere nelle mie” e toccando vertici di appassionato lirismo, quando declama: "Perché Katie, quando canti per me, e’ come una melodia che viene dalla montagna, che esce dal mare, che si ferma nelle pianure o su, in un cielo di Mémphis."

C'è un profondo senso di adorazione nelle parole di Morby contenute in questo This is a Photograph, parole destinate ai suoi cari, ai luoghi della sua memoria, a quelle che sono, e sono state, le sue influenze. Un disco che cerca di veicolare amore e positività, anche nei momenti in cui tutto è sul punto di crollare, anche quando, come nella meravigliosa "A Random Act Of Kindness", non ci sono più né tempo né denaro, ma la speranza è ancora in grado di lenire le ferite di un grande dolore.

Oggi, Morby, è un artista a tutto tondo, che ha il pieno controllo di quello che fa, e la cui scrittura, dal passo caracollante, arriva esattamente dove si è prefissa di arrivare, nello specifico, grazie anche a straordinari arrangiamenti, che danno lustro a ogni nota suonata. Soprattutto, però, il ragazzo del Texas, è rimasto sé stesso, una persona qualunque, che vive una vita normale e indaga sui sentimenti che prova ogni giorno. Un grande narratore lo è sempre stato, ma il racconto contenuto in This Is A Photograph, è così profondo e così vulnerabile, che questo potrebbe anche essere considerato il suo lavoro migliore.