Visto che Mubi ce ne offre la possibilità torniamo a stretto giro al cinema indipendente statunitense con l'opera seconda, e al momento ultima, della regista sino-americana Kit Zauhar del quale esordio, Actual people, film del 2021, abbiamo parlato alcuni giorni orsono.
Per ciò che riguarda le capacità produttive di This closeness non si nota uno stacco significativo rispetto al precedente lavoro della Zauhar. È possibile che This closeness sia costato un po' di più rispetto al suo predecessore, cosa che si può supporre più che altro dal fatto che Actual people fosse stato girato veramente con nulla o quasi; anche se il budget fosse effettivamente cresciuto la cosa non si nota, per This closeness la messa in scena rimane molto basilare, forse anche più di quanto accadeva in Actual people, in quanto questo secondo film è girato pressoché completamente in interni e in un'unica location, un piccolo appartamento di poche stanze a Philadelphia.
Film ancor più essenziale nella realizzazione quindi, maggiormente claustrofobico e ancora una volta incentrato su stralci di vita vissuta e quotidiana con protagonisti appartenenti alle nuove generazioni qui poste sotto la lente d'ingrandimento della regista attraverso tre personaggi principali: una coppia giovane che affitta una stanza per un weekend e il proprietario di casa che con loro dovrà condividere gli spazi per qualche giorno.
Tutto qui, il resto ancora una volta prende forma attraverso dialoghi e confronti tra questi giovani ragazzi in un film dove la parola, i gesti e i comportamenti sono il principale motore narrativo.
Tessa (Kit Zauhar) e Ben (Zane Pais) sono una giovane coppia che ha affittato una stanza per il weekend a Philadelphia in occasione di una rimpatriata con i compagni della scuola superiore (la high school americana) di Ben. Il ragazzo si occupa di giornalismo mentre Tessa ha raggiunto una certa notorietà (seppur di nicchia) su Youtube realizzando video ASMR (autonomous sensory meridian response), una tecnica di rilassamento grazie alla quale, attraverso suoni delicati, sussurri, atmosfere soffuse, si dovrebbero contrastare ansie, tensioni, stati depressivi e cose del genere.
Dopo aver preso possesso della loro stanza i due ragazzi conoscono il proprietario di casa Adam (Ian Edlund), un ragazzo alto e magro che da subito a Ben e Tessa sembra un po' strambo. In effetti Adam qualche problema di socialità sembra averlo, passa il suo tempo da solo chiuso in casa, non è empatico nei confronti dei suoi ospiti, sembra spesso a disagio e mette a disagio gli altri, passa il tempo in camera a lavorare a computer creando video promozionali per una società sportiva.
Adam parla spesso del suo ex coinquilino, il suo migliore amico, ma nel corso di questo weekend Ben e Tessa non riescono a capire se questo sia una persona reale o una fantasia di Adam che si dimostra un po' dissociato dal vivere comune.
Un poco per la situazione imbarazzante creatasi con Adam in casa, un po' per la rimpatriata di Ben e la presenza di Lizzy (Jessie Pinnick), una compagna di Ben molto espansiva, cresce un po' di tensione all'interno della coppia; qualche confronto sembra ormai necessario.
La Zauhar chiude tre protagonisti (+2) in casa ed elabora sprazzi d'incomunicabilità, comprensioni a singhiozzo, scampoli d'immaturità relazionale, forti sentori di disagio sociale, vuoti improvvisi di discorso che parlano più dei pieni.
Ben, Tessa e Adam sono tre personaggi molto diversi tra loro: tutti e tre abbozzano mestieri in cui la capacità di arrivare agli altri è fondamentale eppure si rivelano tutti inadeguati al compito nel loro privato e tra le quattro mura di questa casa prigione che è a tutti gli effetti l'unico set di This closeness (Questa vicinanza, che tanto danno può fare).
Ben è in fondo molto immaturo, esce, si diverte, si ubriaca, flirta, seppur in modo innocente, con l'amica Lizzy in presenza di Tessa; il ragazzo si dimostra incapace di intavolare un discorso profondo nel momento della discussione, quando arriva lo scontro (verbale) si limita a frignare.
Tessa è molto più esigente con sé stessa, almeno all'apparenza, sembra non dar peso al passato ed essere molto concentrata sul suo presente nonostante si intuisca la mancanza di un qualcosa, riesce per un momento ad avvicinarsi ad Adam che in maniera evidente non è in grado di affrontare il rapporto con l'altro con serenità.
Le mancanze relazionali, forse anche di prospettiva, di questi giovani sono narrate, recitate e fatte recitare dalla Zauhar con grande naturalezza, l'impressione che si ha guardando This closeness è che questo sia un film poco costruito e dove lo è non lo lascia vedere, portando verso lo spettatore un senso di verità molto efficace e diretto.
Si conferma così quella di Zauhar una voce interessante per quel che riguarda il panorama giovane e alternativo al cinema, forse ancora un laboratorio per ora che dovrà superare la prova, se mai se ne presenterà l'occasione, di una realizzazione più articolata e magari costruita su un budget più consistente. Da tenere d'occhio.