C'è ben poco che i THE SEAFLOOR CINEMA non abbiano provato nei loro sette anni di attività, facendo confluire il math-rock ipnotico, l'EDM pulsante, gli svettanti ritornelli pop e l'emo scintillante del Midwest in un suono turbo e vivace che incarna la moderna generazione di playlist. Ma nel loro terzo album autointitolato, il trio di Sacramento si cimenta in un nuovo ruolo: quello di essere più che mai se stessi.

"Il nostro unico vero obiettivo per questo disco era quello di realizzare qualcosa che ci comprendesse veramente come autori e come persone", dice il cantante Justin Murry. "Nel nostro ultimo album abbiamo cercato di far emergere un po' di più il lato pop della nostra band, e ci siamo decisamente riusciti. Questa volta volevamo vedere fino a che punto potevamo spingerci: il più poppeggiante possibile, sì, ma anche il più pesante, tecnico ed eccentrico possibile".

Finanziato da una campagna Kickstarter da 20.000 dollari, il debutto di Pure Noise dei The Seafloor Cinema, In Cinemascope With Stereophonic Sound del 2021, ha consacrato la band (Murry, il chitarrista Seth Lawrenson e il batterista Timothy Aldama) come una forza da tenere in considerazione nell'underground, ma THE SEAFLOOR CINEMA li vede alzare il tiro in modi ancora più coinvolgenti ed epici, infrangendo il tetto di ciò che è possibile con la loro torre Jenga musicale.

Il primo singolo "If This Were A Film", salutato da Lawrenson come "una canzone di ritorno che non suona affatto come quelle che l'hanno preceduta", esplode con una cinetica urgenza prog-rock e un gancio elastico, mentre "The Lesson (.44 Magnum)", con la partecipazione del vocalist degli Of Mice & Men Aaron Pauley, cresce con synth new wave e un'elettronica scintillante prima di sfociare in un caustico breakdown hardcore.

È il suono di un gruppo di razza che sa fare tutto con facilità, capace di imbrigliare l'emozione viscerale di "Cute Without The 'E'" dei Taking Back Sunday e la musicalità destreggiata di "A Favor House Atlantic" dei Coheed and Cambria (due canzoni che hanno perfezionato viaggiando nell'ambito del tour Emo Night) mentre svuotano il libro dei giochi in un suono ultra-selvaggio e iper-moderno sicuro di spingere il genere - beh, i generi - in avanti.

Lavorando per la prima volta con il chitarrista dei Saosin Beau Burchell (Senses Fail, Underoath), la band ha portato in studio circa tre dozzine di idee, sfruttando sia il loro amore per lo Swancore, l'indie rock uptempo, la musica pop giapponese e lo speed metal, sia la ricerca personale dell'anima che ha colorato i loro ultimi anni come individui.

A proposito del nuovo album, la band ha dichiarato: "Questo disco è davvero "nostro". È folle, tecnico, bello, morbido e pesante come volevamo che fosse. Abbiamo lasciato lo studio con Beau Burchell (Saosin) con la sensazione di aver realizzato un disco che ci descrive come musicisti, come persone e come amici. Beau Burchell ci ha davvero aiutato a guidarci in una direzione che ci ha permesso di catturare i suoni che avevamo in testa".

Tracklisting

1. Mercury In Gatorade
2. If This Were A Film ft. Onlyfriend
3. Geese Attack!!!
4. Crop Top Sorority
5. Oaklands Finest Glass Beaches
6. Dolly Parton Vs. The Government
7. The Lesson (.44 Magnum) ft. Aaron Pauley
8. Take Drugs! Kill A Bear!
9. Jacob Cracks The Liberty Bell
10. The Sun In Reverse
11. Deeth Star Valley
12. Paper Planes Burning In Paris