“Sei il primo, vero, essere umano che incontro”
Così lo sconosciuto si rivolge a Simone quando gli porge due sacche di cibo per sfamare lui e suo figlio.
Simone ha vissuto per 5 anni dentro ad un bunker, non sa nulla del mondo dopo la pioggia. Tutto ciò che sa è che suo padre è là fuori da qualche parte e che deve tenere al sicuro suo fratello Rasmus.
Una mattina la sua vita da normale adolescente è finita. E’ finita quando suo padre Frederik l’ha prelevata da scuola nel bel mezzo di un esame e l’ha caricata in macchina con sua madre e suo fratello. Sono fuggiti, lontano, fino ad un bunker dove li ha lasciati, giurando di tornare appena possibile, e facendo promettere a Simone che nessuno avrebbe messo a repentaglio la vita di Rasmus.
“Rasmus è la chiave di tutto”.
Poi arrivò la pioggia e si portò via la madre di Simone.
Dopo 5 anni di isolamento i due fratelli escono dal bunker e scoprono che la pioggia ha portato con sè un virus che ha sterminato la popolazione. I sopravvissuti si uccidono per le poche scorte di cibo rimaste.
Cibo: questo è ciò che cerca il piccolo gruppo capitanato da Martin quando irrompe nel bunker.
Simone dovrà imparare a fidarsi dei nuovi arrivati per raggiungere suo padre e tenere al sicuro suo fratello. Ma suo padre è davvero in grado di curare il loro mondo? E cosa significa che Rasmus è la chiave?
Come annunciato una settimana fa durante l’evento romano, Netflix è pronta a lanciare nuovi contenuti originali e ha deciso di investire in Europa. The Rain è il suo primo prodotto originale danese. Potete vedere il trailer sulla pagina ufficiale https://www.netflix.com/it/therain.
E quindi dai paesi scandinavi non arrivano solo noir e crime, ma finalmente una fantascienza che strizza l’occhio alle nuove generazioni con rimandi a The Walking Dead, ma soprattutto a 28 giorni dopo di Danny Boyle. Con uno stile asciutto e dal gusto indie, The Rain si colloca insieme a Dark tra le scommesse più interessanti di Netflix che continua a guardare alle produzioni europee con sguardo innovativo. Un cast giovanissimo e quasi sconosciuto tranne per un Lars Simonsen, nella parte di Frederik, padre di Simone, che il pubblico che ama il crime scandi ricorderà per The Bridge.
La fine del mondo viene dal cielo, ma non si tratta di alieni. Una pioggia tossica infetta e uccide l’umanità. Pochi zombie, che nulla hanno a che fare con quelli visti nei due titoli citati sopra. Nessun inseguimento mozzafiato e corpi sanguinolenti.
Il vero pericolo in The Rain sono i sopravvissuti. “Che persona sarai dopo che verrà la pioggia?” recita una delle tagline della serie. Quando si rischia la morte ad ogni passo e ci si uccide per una razione di cibo come si può sopravvivere? A cosa si è disposti a rinunciare per restare in vita?
Simone scoprirà a sue spese che per restare viva dovrà scendere a compromessi con i nuovi arrivati, stringere alleanze e sporcarsi le mani. L’arrivo suo e di Rasmus cambierà gli equilibri del gruppo e la personalità di Simone metterà a repentaglio la posizione di leader ricoperta da Martin. Liberi dai retaggi del passato, Simone, Martin e gli altri giovani protagonisti scopriranno che anche in un mondo dilaniato c’è spazio per l’amore, la gelosia e i drammi che pensavano di essersi lasciati alle spalle.