La band ravennate in forza all’etichetta PMS Studio/Blooms Recordings pubblica The Diamond’s Issue, primo singolo dopo il cambio di formazione. Da venerdì 18 giugno il brano sarà disponibile su tutti i digital store, mentre il video omonimo sarà visibile sul canale Youtube e sul sito della band.
Gli Yesterday Will Be Great nascono a Ravenna nel 2017 per opera di Simone Ricci e Massimiliano Gardini, già fondatori ed entrambi chitarristi della band Kisses From Mars, con la quale hanno registrato tre album. Sempre nel 2017, i due chitarristi (ma ora Massimiliano Gardini è al basso) incontrano il batterista cesenate Daniele Mambelli – musicista esperto, studioso di jazz che ha frequentato gli ambienti hard-core degli anni Novanta – e dopo qualche jam session insieme sviluppano un proprio sound, anche incoraggiati dal giornalista e ora loro produttore artistico Alessandro Fogli.
Le sonorità del trio basso-batteria-chitarra affondano nella tradizione del rock psichedelico, sul quale innestano elementi di dark wave e post-rock, con la peculiarità dell’uso del basso filtrato attraverso effetti e distorsori che lo caratterizzano molto.
Da qui all’incontro con l’etichetta Blooms Recordings il passo è immediato e nel settembre 2019 la band ha pubblicato il suo primo EP, dal titolo “Y” (contenente cinque tracce), che ha realizzato oltre 30.000 download su tutte piattaforme digitali, soprattutto Spotify.
Dopo la separazione con il bassista e cantante Massimiliano Gardini, nel 2020 entra in formazione Giuseppe De Domenico – in arte Dedo –, bassista siciliano dal background molto variegato tra metal e post-rock, che ha militato in molte band, tra le quali i Post Vorta. Con il cambio di organico, gli Yesterday Will Be Great decidono per una produzione esclusivamente strumentale, e sono ora al lavoro in studio per la registrazione di nuovo materiale. The Diamond’s Issue è stato scelto come singolo anticipatore dell’album, ponendosi per la band come simbolo dell’uscita dalla crisi Covid.
Il brano rimanda alla superficialità, rappresentata appunto dal diamante e dalle sue facce, che non fanno altro che riflettere l’immagine di noi stessi e perpetuarla in varie declinazioni, in una sorta di rimando a ciò che sembra essere la cosa attualmente più importante della società in cui viviamo.