Il primo singolo dell'album, “I Did Good Today”, è in parte confessione compulsiva, in parte supplica, la sognante riflessione di Conchúr White sul desiderio di convalida traccia un arco verso un coro lussuoso e sospirato con fluidità senza peso. Tra i suoi testi impressionistici e gli sfondi luminosi, il primo messaggio dell'imminente album di debutto di White sembra brillare dall'interno.
Commentando il brano Conchúr (pronunciato Conor) White dice: "I Did Good Today è una canzone che parla del desiderio di approvazione, ma che comprende che tale approvazione può arrivare a spese dell'onestà o dell'integrità. Musicalmente faccio riferimento a Midlake, Aldous Harding e Bleachers. Il brano è stato registrato in una chiesa di Belfast con i produttori Danny Morgan Ball e Kris Platt e mixato a Londra da Matt Wiggins".
"Mi piacciono le ambientazioni surreali, ma con messaggi tangibili", dice White. Cantautore della contea di Armagh, White naviga tra l'onirico e il terreno con beata scioltezza nel suo splendido album di debutto. Swirling Violets è allusivo e intimo, ultraterreno eppure immediatamente accessibile: tocca temi molto sentiti con grazia e semplicità.
Come spiega White, "non c'era un tema consapevole, anche se le canzoni operano nello stesso tipo di spazio, quel senso di surrealismo. Ci sono fantasmi, ci sono altri mondi. C'è una sensazione cosmica, domande sull'inizio e sulla fine e sui sogni. E poi ci sono canzoni più semplici, canzoni d'amore sui sentimenti di infatuazione che si provano quando si è giovani".
L'iniziale "The Holy Death" è esemplare: White mette in scena riflessioni folk sulla mortalità su un'elegante melodia all'interno di un arrangiamento che passa senza sforzo a una modalità più maniacale per il culmine.
L'inno "Righteous" vira verso una tenera introspezione, impostando una riflessione sulla religione e sul desiderio di vendetta su una melodia ariosa.
"501s" è una partita diversa, una riflessione dream-pop sull'infatuazione adolescenziale suonata con un lirismo impressionistico; White evoca i sapori e le consistenze dell'esperienza giovanile vissuta in un colpo solo.
Il folk sfumato di "Rivers" si immerge in profondità nei temi della compulsione e di come gli altri cerchino di accogliere chi ne è affetto e dipendente.
Altrove, White spazia abilmente da canzoni d'amore perduto ("Fawn") a racconti di tragiche storie d'amore ("The Woman in the War"). Il brano che dà il titolo all'album è di una bellezza struggente, che attira in profondità nel suo "mondo parallelo" di desiderio.
Ovunque si ascolti, queste sono canzoni con storie da raccontare e modi sublimi di raccontarle: "Non c'è un brano dell'album che non abbia un significato per me", dice White.
Laureato in musica, ha anche lavorato a fianco di giovani con problemi di salute mentale. La storia di White è iniziata in un gruppo, ha suonato nei Silences, band indie-rock d'atmosfera, prima che il loro scioglimento permettesse a Conchúr di sviluppare la sua voce solista al proprio ritmo. Questo senso di libertà colora la musica di Conchúr.
Negli EP Bikini Crops e Dreamers, Conchúr ha filtrato le influenze di artisti come Arctic Monkeys (di recente produzione) e Father John Misty in canzoni allo stesso tempo giocose, referenziali ed esperienziali. La supplica lunare di "Atonia" di quest'anno, una fantasticheria catartica sulla paralisi del sonno, ha mostrato il talento melodico e lirico di White che sta sbocciando.
Con gli elogi di SPIN, The Line of Best Fit, Under the Radar, Steve Lamacq, Radio 6 e altri ancora, White ha ottenuto anche dei posti in tour con Villagers, Billie Marten e John Grant, che hanno completato calorosamente il suo lavoro. Nel frattempo, un recente invito a supportare il potente John Cale in concerto ha portato ad altri complimenti da parte degli storici membri della band di Cale.
Tra i collaboratori di Swirling Violets figurano Matt Wiggins, che ha mixato l'album, i produttori Kris Platt e Danny Morgan Ball e il co-autore/produttore Iain Archer ("Swirling Violets"). Infine, Brendan Jenkinson ha prodotto il brano conclusivo, "Deadwood", una serena deriva nella "notte mistica" al "chiaro di luna dell'estate".
Un invito irresistibile a fluttuare insieme a White, Swirling Violets è una meraviglia magico-realista di un nuovo nome con cui fare i conti, immerso in un bagliore radioso.
Tracklist
1. The Holy Death
2. Righteous (Why Did I Feel Like That?)
3. 501s
4. Rivers
5. I Did Good Today
6. Swirling Violets
7. Red House Parlour
8. Before Ten
9. Fawn
10. The Woman In The War
11. Deadwood