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MAKING MOVIESAL CINEMA
Stranger Things - Stagione 2
The Duffer Brothers
2017  (Netflix)
HORROR FANTASCIENZA SERIE TV
all MAKING MOVIES
13/11/2017
The Duffer Brothers
Stranger Things - Stagione 2
La paura c'era. La paura che una seconda stagione potesse rovinare tutto, che il visibilio dei fan potesse portare a un fan service spiccio e alla creazione di una storia ad hoc.

La paura c'era.
La paura che una seconda stagione potesse rovinare tutto, che il visibilio dei fan potesse portare a un fan service spiccio e alla creazione di una storia ad hoc.
Questa paura sembrava essere fondata con il primo capitolo di questa nuova avventura.
Tutto talmente perfetto, tutto talmente in linea con quello che ci si aspettava, che a mancare era la genuinità, il cuore, vagando così alla ricerca di una storia da raccontare, di un'avventura da far vivere ai nostri eroi, ma mostrandoceli come perfetti nerd nei perfetti anni '80.
Poi, però, questa storia, quest'avventura prende piede.
Ormai i nuovi personaggi - la scavata Max e il nuovo cattivone Billy, più l'inizialmente inquietante e poi adorato Bob, il supereroe - li si è presentati, i colpi di scena - il ritorno di Eleven e la presenza di una numero 8 - pure, e si può andare avanti.
Perché ovviamente non tutto è finito per il povero Will, la città di Hawkins è ancora sotto minaccia e al Laboratorio non sono certo riusciti a mettere una pezza al loro Sottosopra. Toccherà ai nostri eroi riuscirci, trovare soluzioni che abbiano a che fare con Dungeons and Dragons, far fronte a mostri dalle strane sembianze che mangiano gatti e torrone al cioccolato, fare giustizia e sopravvivere.
Ma non ci si dimentica di Barb, di verità da rivelare, di passati da andare a conoscere, e ovviamente dell'amore.
Perché Stranger Things 2 riuscirà sì a tenere testa a livello di storyline principale al suo primo capitolo, tenendoci con il fiato sospeso, con stratagemmi e avventure per tutti, ma è nella ricostruzione e negli omaggi agli anni '80 che dà il meglio di sé, e cosa è più anni '80 di mostri e di momenti horror, e dell'amore, delle prime cotte, di quelle commedie romantiche in cui lei non sa con chi stare, lui si tormenta, anzi, loro si tormentano?
Succede a 16 anni e più, succede anche a 13. Ovviamente.
Succede al triangolo Steve-Nancy-Jonathan come a quello Lucas-Max-Dustin.
Certo, non proprio tutto torna, non torna la fuoriuscita di un personaggio come Kali da cui qualcosina in più ci si aspettava, non torna come i genitori di questi ragazzini li lascino liberi e spensierati per giorni e notti intere - e per fortuna su questo si ironizza pure -, non torna un laboratorio infestato poi libero, vittime semplicemente colpite, altre assalite, e per trovare il pelo nell'uovo, l'iconicità di Eleven appare un tantino troppo esagerata, qui, consapevoli della forza del personaggio, di quanto si richiede alla piccola Millie Bobby Brown, che, scrutata a dovere, fin troppo si sforza.
Ma funziona il resto, funziona nell'insieme.
Ora, per una terza stagione le paure non possono che essere le stesse, perché quando tutto va alla grande, quando praticamente ogni personaggio si fa indispensabile e cresce - pure il povero Steve, nella versione migliore di sé assieme a Dustin - il rischio è sempre quello di veder rovinata ogni cosa. Neanche ci fosse un SottoSopra cupo e sinistro, pronto ad avere la meglio.