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TRACKSSOUNDIAMOLE ANCORA
Somebody To Love
Jefferson Airplane
1967  (RCA Victor)
CLASSIC ROCK
all TRACKS
03/01/2019
Jefferson Airplane
Somebody To Love
Eppure, nonostante gli atteggiamenti scapestrati e, per usare un eufemismo, molto bohemienne, quando il 16 ottobre del 1966 Grace Slick si esibì per la prima volta dal vivo con i Jefferson Airplane al Fillmore Auditorium di San Francisco, la carriera del gruppo ebbe un’accelerazione improvvisa e i JA entrarono nella leggenda dalla porta principale

Il motivo (quello che I libri di storia non riportano) per cui Grace Slick entrò a far parte dei Jefferson Airplane è tutt’altro che nobile e non ha nulla a che fare con il rock, almeno non direttamente. Sarà la stessa Grace a spiegarlo qualche anno dopo: “Volevo farmi Jack Casady, il bassista. Adoro i bassisti e lui è il migliore “. In realtà, la Slick, oltre che con Casady, ebbe una liaison anche con il batterista del gruppo, Spencer Dryden, e le cronache dell’epoca le accreditarono molte altre storie d’amore (e sesso), la più nota delle quali con il cantante dei Doors, Jim Morrison.

Grace, dal canto suo, non faceva nulla per nascondere la propria esuberanza e l’approccio, a dir poco disinibito, nei confronti della vita. Anzi, con sincerità disarmante, soleva ripetere: “Sono giovane, sto bene, posso prendere tutte le droghe che voglio e sbattermi chi mi pare. Non siamo impiegati di banca: noi facciamo rock ‘n’ roll!“. Forse, gli altri componenti della band non la vedevano proprio allo stesso modo, se è vero che Marty Balin, rispondendo a una domanda su una sua presunta relazione con la cantante, rispose con fare schifato al giornalista che lo intervistava: “Da Grace non mi sarei fatto fare nemmeno un pompino!”.

Né la presero particolarmente bene quella volta che, nel 1973, durante il sound check di un concerto al Chicago Auditorium, la Slick alzò la gonna e fece vedere i genitali al pubblico presente, per dimostrare che non indossava le mutandine. D’altra parte, Grace Slick era così, prendere o lasciare. Bella da mozzare il fiato (parallelamente all’impegno con la band posava come modella), una voce da contralto potentissima e una presenza scenica che non passava, davvero mai, inosservata.

Per converso, la ragazza era quanto di meno gestibile si potesse pensare: sguaiata nell’eloquio, aggressiva e intemperante (ebbe parecchi problemi con le forze dell’ordine), perennemente sotto l’effetto di alcolici o di droghe (la Slick si strafaceva di Quaaludes, un farmaco con azione sedativo-ipnotica, che causava euforia e aumento del desiderio sessuale). Pare che una volta, invitata ad una festicciola a casa Nixon (Grace era amica della di lui figlia, Tricia) la cantante cercò di allungare il punch con una buona dose di LSD, ma venne fermata appena in tempo dal servizio d’ordine. Insomma, la Slick non era proprio quello che si può definire uno stinco di santo.

Eppure, nonostante gli atteggiamenti scapestrati e, per usare un eufemismo, molto bohemienne, quando il 16 ottobre del 1966 la cantante si esibì per la prima volta dal vivo con i Jefferson Airplane al Fillmore Auditorium di San Francisco (sostituendo Signe Anderson, che era da poco diventata mamma), la carriera del gruppo ebbe un’accelerazione improvvisa e i JA entrarono nella leggenda dalla porta principale. E questo non solo perché Grace era bella e aveva una voce formidabile, ma soprattutto perché portò in dono alla band due grandi canzoni che trasformarono l’album Surrealistic Pillow (1967) in un successo memorabile. 

La prima, White Rabbit, a firma della stessa Slick, fu scritta in mezz’ora sotto l’effetto dell’LSD ed è probabilmente uno dei brani più fortemente influenzati dal suono psichedelico che la storia ricordi (si tenga conto dell’effetto della droga e del fatto che Grace si fosse ispirata al Bolero di Ravel e ad Alice nel paese delle meraviglie di Carroll).

La seconda, Somebody To Love, fu composta insieme al cognato Darby Slick, che ai tempi militava insieme a Grace nei The Great Society, gruppo dal quale la cantante approdò poi ai Jefferson. Somebody To Love venne registrata con il titolo Someone To Love dai The Great Society come lato B di un altro singolo, ma non ebbe alcun successo e il gruppo si sciolse di lì a poco. Il brano venne quindi riadattato da Grace per il nuovo album dei JA, e divenne cruciale non solo per le sorti della band, ma per quelle di un’intero movimento socio-culturale, visto che fu adottata come inno della Summer Of Love (San Francisco ne fu il fulcro) e della nascente controcultura hippie. D’altra parte, i Jefferson Airplane rappresentarono molto meglio dell’acid blues “cattivo” dei Grateful Dead e dei Quicksilver Messanger Service le speranze e le aspettative della cultura hippie: canzoni più melodiche, di breve durata, tagliate col suono folk dei CS&N, e quindi più allineate al Peace & Love californiano.