Fin da subito si intuisce infatti come il centro focale di questo progetto sia proprio la scrittura, una notevole differenza rispetto a come sembra andare adesso il mercato, sempre più concentrato sui suoni che sulle parole. La prima canzone, intitolata “CASA NUOVA” e in collaborazione con Venerus, viene utilizzata per togliersi qualche sassolino dalla scarpa rispondendo alle accuse di parlare troppo di carcere nonostante si fosse fatto “solo” quattro mesi o affermando che essere il migliore in Italia non sia particolarmente difficile.
Tutta la produzione del disco è affidata al produttore che lo ha notato fin da subito: Crookers. Perfettamente in linea con il rapper riesce a fare un lavoro magistrale districandosi tra suoni più chill o, come definiti da loro, emodrill, ad altri più irriverenti e distorti alla “7 miliardi”. Tra le prime troviamo brani come “G” o “BREBBIA 2012”, in cui la voce di Massimo risulta particolarmente apatica e proprio per questo in grado di trasmettere al meglio il mood di noia della provincia; in “BREBBIA 2012” infatti la narrazione è proprio incentrata sulla vita di provincia che ha caratterizzato la vita di Massimo Pericolo: “mezza pizza al trancio, mezza pinta al banco e qui non c’è nient’altro”. Tra le seconde invece ci sono “SAI SOLO SCOPARE!”, “BANG BANG” e “CAZZO CULO” in collaborazione con Salmo, che sono anche i brani più leggeri del disco in cui la voce di Massimo viene distorta e modulata per dare invece un effetto opposto al precedente.
Tra le altre collaborazioni troviamo “TROIA” con J Lord, in cui il giovane rapper napoletano dimostra nuovamente tutte le sue capacità in un brano d’amore particolarmente rilassato e “AIRFORCE” con Madame, alla quale è affidato il ritornello in uno storytelling che racconta un amore adolescenziale nato in provincia. Non è l’unico storytelling del disco, c’è anche “FUMO”, un brano scritto perfettamente in cui si racconta una storia di spaccio finita male e in grado di trasmettere una drammaticità impressionante.
Il disco contiene anche i due singoli “BUGIE” E “BERETTA” e qualche altro brano oltre alla conclusiva “STUPIDO”: un brano d’amore molto malinconico sulla scia dell’iconica “Miss” scritto con una rabbia rassegnata che caratterizza un po’ tutti i testi di Massimo Pericolo e in cui ritorna nuovamente la provincia.
Il rapper che da subito si è caratterizzato per un ottimo equilibrio tra sonorità e testi riesce a portare a casa anche il secondo disco con successo. “Solo tutto” non è un progetto leggero, al contrario l’ascolto intero risulta abbastanza pesante ma son convinto che gli ascoltatori riusciranno comunque a coglierne tutta la potenzialità dovuta alla capacità narrativa del rapper che, oramai possiamo dirlo serenamente, non è solo “quello che ha fatto 7 miliardi”.