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06/11/2023
Leatherette
Small Talk
"Small Talk" è il nuovo album dei Leatherette, appena pubblicato per Bronson Recordings, via Press Is More. Post Punk selvaggio e pop contorto trovano qui nuove forme di espressione, per un violento oscillare tra frastuono e melodia tutto da ascoltare e riascoltare.
di La Redazione

Dopo l’incendiario album di debutto Fiesta, pubblicato nel 2022, i Leatherette sono pronti a spiccare il volo verso una direzione tutta loro e a tornare in pista con un disco ancor più provocatorio e sofisticato del precedente, Small Talk, in uscita il 3 novembre per Bronson Recordings.

L'album vanta alcune delle canzoni pop più sfacciate della band, sebbene si tratti di un pop abilmente contorto, acutamente perverso e pronto ad esplodere quando meno te lo aspetti. Ma contiene anche alcune delle tracce più impegnative e libere da compromessi che il gruppo abbia mai scritto, un violento oscillare tra frastuono e melodia, un cocktail che si fa più coinvolgente ad ogni ascolto.

Forte dell’approvazione ottenuta grazie al primo lavoro, il gruppo ha voluto rompere gli schemi del post punk, dando libero sfogo al proprio amore per il rumore selvaggio e il pop contorto, in un percorso maggiormente libero e scevro dalle costrizioni del genere, che ha permesso loro di coniare un linguaggio fortemente personale e gli consentirà di imporsi come una voce unica nell’attuale panorama musicale italiano e non solo.

Se Fiesta ha infatti offerto una visione intensa, ispirata e personale del post-punk, attraverso riff caustici, esplosioni di sax febbrili e vocalizzi appassionati che hanno mostrato come i cinque membri della band siano abili interpreti del genere, il loro secondo album, Small Talk, va oltre tutto ciò che il gruppo ha fatto in precedenza, dando vita a un nuovo linguaggio alimentato dallo stesso furore che caratterizzava il disco di debutto, ma trovando nuove forme di espressione.

 

 

Small Talk si apre con la sbandata ribelle della focus track “Bureacracy Apocalypse”, i cui sax sardonici e le voci ringhiose rievocano leggende come gli Essential Logic, prima che l'implacabile hi-hat del batterista Francesco Bonora faccia precipitare il ritornello nel paradiso della disco sotterranea. Un brano manifesto che racchiude alcuni aspetti ricorrenti del concept dell'album (come l’idea che la burocrazia ci porterà al collasso), nonché le coordinate musicali più rilevanti di questo lavoro, caratterizzate da quel mix unico di no-wave e melodie weird e catchy, mentre gli arrangiamenti rimangono imprevedibili e trascinanti: «Abbiamo immaginato il protagonista di “Bureaucracy Apocalypse” come una persona media sull'orlo di una crisi di nervi che urla infantilmente contro le autorità, ribadendo il proprio orgoglio per aver continuato a farli arrabbiare rifiutando il sistema ed etichettando le formalità come qualcosa di stupido. Il nostro protagonista teme che il mondo stia per crollare a causa della burocrazia. Alla fine, chiede malinconicamente un bacio, forse sperando che l'amore possa ancora salvarci».

L’alternarsi di un noise spigoloso e di un pop coerente ma distorto è il punto di forza di quest’album e delinea l’identità sonora della band. 

«Amiamo le canzoni, il pop, la struttura strofa/coro/verso» spiega Jacopo Finelli «Ma amiamo anche le sonorità dure, e quando scriviamo canzoni pop spesso arriva un momento in cui vogliamo fare a pezzi tutto e rompere le regole. È questa tensione che ci spinge a esplorare entrambi i lati». 

Small Talk si concentra sull'artigianalità dell’intenso e imprevedibile songwriting della band e sulla forza e la sinergia della sua brillante e corrosiva musicalità. Sinergia diventata ancora più intensa nei lunghi mesi di tour di Fiesta, trascorsi tra il palco e il furgone, in Italia ed Europa, durante i quali la band ha rinsaldato il suo legame e la sua telepatica sensibilità musicale, sviluppando le nuove influenze e idee che hanno guidato questo nuovo disco.

Un disco che è ancora l'opera di una band che parla di sé come "cinque ragazzi timidi che a volte scendono dal palco e prendono a pugni la gente", ma che ospita anche molte sorprese, passaggi di inaspettata tenerezza e una raffinata complessità. Che si apre con la sbandata ribelle di “Bureacracy Apocalypse”, i cui sax sardonici e le voci ringhiose rievocano leggende come gli Essential Logic, prima che l'implacabile hi-hat del batterista Francesco Bonora faccia precipitare il ritornello nel paradiso della disco sotterranea. Da lì in poi l'album si muove con radicale inventiva: “Isolation” suona un funk infernale segnato da breakdown febbrili; la misteriosa bufera di “Spying On The Garden” col suo ritornello indimenticabile; “The Ugliest” abbina linee di chitarra poetiche e sfacciate alla Johnny Marr a contro-ganci scarni e spietati alla Fugazi. La romanticamente oscura “Fade Away” è qualcosa di sulfureo e ventoso, forse il brano del loro repertorio più vicino a una ballata, mentre “Lips” è un lamento oscuro e soul, un inno alla resilienza. 

Small Talk è stato mixato a Bristol da Chris Fullard (Idles) e masterizzato a Portland, presso il leggendario Telegraph Audio Mastering, da Adam Gonsalves

 


TRACKLIST 
01. Bureaucracy Apocalypse – 02. Isolation – 03. Fade Away – 04. Ponytail – 05. Spying On The Garden – 06. Experimenting – 07. Ronaldinho – 08. Nightshift – 09. The Ugliest – 10. Lips – 11. Ronaldo – 12. Monday (Still Here)

CREDITS
All tracks are played and written by Leatherette
Additional vocals on “Lips”, “Ponytail” and “Fade Away”: Agnese Finelli

Recorded at Bronson Club and Stone Bridge Studio by Andrea Cola and Bruno Dorella

Mixed by Chris Fullard

Mastered by Adam Gonsalves at Telegraph Audio Mastering, Portland

 

 

 

BIOGRAFIA

I Leatherette sono Andrea, Francesco, Jacopo, Marco e Michele. Formatisi nel 2018, hanno sede a Bologna, in Italia. Il loro nome deriva dall'iconico singolo Warm Leatherette dei The Normal. Leatherette suona quasi come una presa in giro della musica rock e della sua estetica, contemporaneamente abbracciata e rifiutata, stracciata. La loro musica è un potpourri di sfoghi punk, atmosfere jazz e accenni di no wave, che generano un suono ricco e composito, a volte caldo e accogliente, a volte duro, graffiante e imprevedibile. Nel 2021 pubblicano Mixed Waste (WWNBB), un EP autoprodotto, seguito da un'intensa attività live in tutta Italia (MiAmi, Beaches Brew), Europa e Regno Unito.

Nel 2022 firmano per Bronson Recordings, e pubblicano il loro primo LP, Fiesta, un album dirompente (Up To Hear). Un car-crash di rumore frastagliato, amore contorto e melodia oscura e angosciante, accolto molto bene dalla stampa locale (Rumore, Blow-Up, MTV) e internazionale (The New Cue, NME), mentre Iggy Pop in persona ha suonato il loro brano "Dead Well" nel suo programma alla BBC Radio 6. Hanno anche pubblicato due video per le canzoni "So Long" e "Thin Ice".

Nella primavera 2023 hanno intrapreso un tour europeo che li ha visti suonare in Germania, Svizzera, Francia, Belgio e Gran Bretagna. Tornati in Italia hanno continuato il tour nella nazione scendendo in Sicilia e in Puglia, per poi suonare di nuovo nella Valtellina e di nuovo in Svizzera. Durante l’estate hanno partecipato a festival italiani (LARS ROCK FESTIVAL, Apolide Festival, Lowl festival), hanno aperto agli Shame durante il SEI Festival 2023 di Corigliano d’Otranto.

Nel 2023 Iggy Pop ha trasmesso 3 singoli del disco Fiesta (“Dead Well”, “So Long”, “Come Clean”) sul suo programma radio sulla BBC Radio 6 Music. Il loro nuovo LP (Small Talk), disponibile dal 3 novembre 2023, è stato registrato da Andrea Cola e Bruno Dorella, mixato da Chris Fullard (Idles) e masterizzato da Adam Gonsalves presso Telegraph Mastering.


MUSICISTI
Andrea Gerardi (chitarra)
Francesco Bonora (batteria)
Jacopo Finelli (sax/synth)
Marco Jespersen (basso)
Michele Battaglioli (voce/chitarra)