Dopo tre lustri dalla loro formazione, i cinque ragazzi di Sheffield, nel South Yorkshire, non smettono di stupire e si riconfermano capaci di tenere testa agli altri due giganti del metalcore inglese: i raffinati Architects e i trend-setter Bring Me The Horizon. Dopo che nel 2020 questi ultimi hanno descritto l’apocalisse odierna con Post Human: Survival Horror e che agli inizi del 2021 gli Architets hanno cavalcato i temi del cambiamento climatico, cosa ci possono offrire ora gli While She Sleeps?
Con Sleeps Society la band ci offre più di quanto può essere semplicemente ascoltato, andando a colpire su diversi fronti. Da un lato, nei testi sfogano le pressioni e le ansie tipiche del vivere ai giorni d’oggi: nervosismi, paranoie, solitudini e impossibili ricerche di perfezione e identità. Dall’altro, con la piattaforma online Patreon, creano un nuovo modello di sussistenza artistica, per liberarsi dal metodo tradizionale dell’industria musicale basato sugli anticipi di cassa, che porta gli artisti a creare spesso più debiti di quanti non riescano poi a ripagare, soprattutto in anni come quelli appena vissuti, in cui l’industria musicale è in ginocchio e non ci sono più nemmeno i live a garantire entrate più o meno certe agli artisti e alle loro crew.
Paladini dell’azione indipendente, i While She Sleeps hanno così creato quella che hanno per l’appunto definito Sleeps Society: una formula che richiede ai propri fan una quota associativa mensile con quattro livelli di supporto (6 €/mese membro di supporto, 9,5 €/mese membro temerario, 24 €/mese membro ribelle, 71 €/mese membro rivoluzionario) al fine di finanziare direttamente la creatività e la sopravvivenza della band. In cambio, i fan sostenitori riceveranno una miriade di materiali: video di ogni genere, eventi speciali, merchandise esclusivo, sessioni studio in live streaming, ma anche tablature e spartiti per chitarra e batteria, tutorial per la scrittura di canzoni, la produzione in studio, le tecniche vocali, la grafica e il marchio, l'autogestione, la videografia e molto altro.
Insomma, a fronte di un impegno continuativo per la propria band, i While She Sleeps vogliono riuscire a concedere quanto i loro fan non riescono nemmeno a concepire, tanto da fargli dire: ma per così poco potrei avere così tanto?
Riusciranno i nostri eroi a farcela con questo metodo? Bè, sappiate solo che, per ora, si sono avvalsi di una società di distribuzione locale per preordini e tour, fattore che ha reso le loro vendite non conteggiabili come valide per le classifiche. Nonostante non fossero inseriti nel sistema, sono riusciti a raggiungere comunque il quarto posto nelle classifiche inglesi, la loro posizione più alta mai raggiunta con un album. Un risultato davvero notevole.
Tornando a parlare del lato puramente musicale, invece, si può dire che, rispetto agli altri due scomodi giganti del metalcore inglese sopracitati, che hanno teso ad una maggiore sperimentazione, la formula degli While She Sleeps è rimasta quella del metalcore tradizionale. Da un lato una buona quota di canzoni dai riff selvaggi, pesanti, catchy ma tecnicamente di alto livello, diretti e aggressivi anche nella struttura e nella parte vocale, tali da rendere felici i fan più stoici del genere; citiamo la splendida “You Are All You Need”, l’elettrica “Systematic” (un po’ in stile Bring Me The Horizon), la potente “No Defeat For The Brave”, che vede anche il contributo di Deryck Whibley dei Sum 41, e l’ottima “Sleeps Society”, primo singolo di questo nuovo progetto.
Più giocate sul contrasto emotivo tra melodico e urlato, ma non per questo meno potenti o meno tecniche, troviamo invece “Enlightenment?”, che oltretutto presenta un incipit degno dei migliori Parkway Drive, e “Know Your Worth (Somebody)”.
Dall’altro lato abbiamo le classiche tracce che lasciano più spazio all’emozione, come l’elegante “Nervous”, che si avvale della collaborazione di Simon Neil dei Biffy Clyro e “Call of The Void”. A queste si aggiunge il momento della ballata lenta al pianoforte, assolto da “Division Street” e il momento sentimentale di “DN3 3HT” (versione criptata e invertita di “The End”): un brano di ben sette minuti in cui ognuno dei membri degli While She Sleeps si prende del tempo per parlare direttamente con l’ascoltatore, raccontando cosa significa per loro la band e l’importanza del rapporto con i fan.
A dover trovare un paio di difetti, va però detto che la ballata, collocata all’ottava posizione su dodici, spezza un po’ troppo il mood del disco, mentre la traccia finale è certamente un pensiero sincero e di cuore per tutti i fan della band, ma è davvero lunga, soprattutto se si tiene l’album in ripetizione continua.
Nel complesso, Sleeps Society è un ottimo disco, composto e persino distribuito con il cuore: trovare artisti disposti a concedersi così tanto per i loro fan è raro e dispendioso, in termini sia di tempo che di emotività, in primis per i membri della band, a cui non si può che augurare il meglio per questo progetto e per il loro futuro.
A tutti coloro che ascolteranno l’album, ciò che li aspetta sono 44 minuti di catarsi emotiva gonfia di speranza, dove Lawrence, Adam, Matt, Sean e Aaron ricordano ad ognuno di non arrendersi: per quanto si possa sentire che tutto fa schifo, non si è soli; per quanto a volte ci si senta messi al tappeto, giudicati, quasi obbligati a cambiare o a restare sempre i soliti, è necessario rialzarsi, ricordarsi che l’unica opinione che conta è quella che si ha per se stessi e riconoscere il proprio valore.
Concedetevi un viaggio nella Sleeps Society: magari vi troverete a casa, magari non vi piacerà la musica, ma sicuramente troverete dell’ottima compagnia.