Quando la sera del 1° giugno del 1973 precipita dal terzo piano dell'appartamento di Gilli Smyth (cantante dei Gong e poetessa) Robert Wyatt è all’apice della sua carriera artistica. Celebrato e ammirato come batterista e cantante dei Soft Machine (band che, tre anni prima, con Third, aveva rivoluzionato le coordinate musicali dell'epoca, inventando uno strabiliante mix di rock, jazz, avant-garde e dadaismo), Robert ha da poco fondato i Matching Mole (calembour con le parole machine molle, traduzione francese di Soft Machine) con cui ha pubblicato due dischi di fusion sperimentale molto apprezzati dalla critica.
Quella sera, Wyatt viene invitato alla festa di compleanno dell'amica di sempre, Gilli. Chiacchiera, si diverte, ascolta musica. E beve in continuazione. Fa anche caldo, troppo, e l'alcool in circolo non aiuta. Non si sente bene, ha bisogno di prendere una boccata d'aria ed esce sul balcone. E' così sbronzo che non si regge in piedi, barcolla, perde l'equilibrio, cerca di afferrarsi alla ringhiera, ma finisce per ribaltarsi nel vuoto. Cade per tre piani, da un'altezza di quasi dieci metri. Viene portato d'urgenza in ospedale, ma nonostante gli sforzi profusi, i medici non riescono a salvargli la spina dorsale. Quando Robert si sveglia, scopre di essere paralizzato dalla vita in giù. Se è vivo è solo per un miracolo: era tanto ubriaco che non si è accorto di cadere nel vuoto. Se fosse stato lucido, si sarebbe irrigidito e l'impatto col suolo sarebbe stato fatale.
Per Wyatt inizia un calvario che dura mesi: il dolore, la depressione, la fisioterapia massacrante, la percezione devastante di una vita interamente da reinventare. Eppure non si dà per vinto, non molla. Mentre gli amici si danno da fare per raccogliere fondi a suo favore (i Pink Floyd e i Soft Machine organizzano un concerto e gli devolveranno l'incasso), Robert si aggrappa disperatamente alla musica e ricomincia a scrivere canzoni. Deve reinventare anche le sue competenze artistiche (dal momento che non potrà più suonare la batteria) e creare un modo nuovo, anche fisico, di proporre la sua idea di rock.
Tre mesi dopo l'uscita dall'ospedale, lo stesso giorno del suo matrimonio, Wyatt pubblica Rock Bottom, un disco tanto emozionante, visionario e anticonvenzionale da non poter essere etichettato sotto alcun genere. Lo produce l'amico Nick Mason, e tra gli altri vi suonano un superbo Mike Oldfield e il polistrumentista Fred Frith, geniale sperimentatore che fa parte della band avant-progressive degli Henry Cow.
E' Sea Song ad aprire il disco: non una semplice canzone, ma semmai una triste elegia, attraverso la quale, con metafore e versi criptici, Wyatt si abbandona a un'amara riflessione sulla fragilità dell’esistenza (sei un animale che segue le stagioni / come la stella marina che naufraga nella marea / così il tuo sangue corre incontro alla prossima luna piena). Sea Song rappresenta la solitudine di un uomo disperso nell’inquietante vastità del mare, il cui orizzonte infinito e il cui moto perpetuo simboleggiano, per contrasto, la perdita della piena fisicità, incombendo quasi minacciosi su Wyatt e la sua nuova vita limitata da una sedia a rotelle. Sea Song si muove lentamente dal coagulo di struggimenti da cui nasce, è il lamento di un uomo fragile e sperduto innanzi a Dio e al suo amaro destino. E' anche, però, la storia di chi ha il coraggio di tornare a vivere e si affida a un ultimo barlume di speranza, che chiosa il testo della canzone: noi non siamo soli.