Dalla pubblicazione del suo primo progetto, 19 MASTERS, acclamato dalla critica e uscito solo un paio d'anni fa, Saya Gray si è dimostrata impossibile da definire, un'artista il cui lavoro è senza limiti, affascinante, intimo, esaltante e davvero unico rispetto a qualsiasi altro musicista. È facile definire qualcosa "unico nel suo genere"; è più difficile viverlo, respirarlo, racchiuderlo e condividerlo con il mondo: Saya Gray incarna quello spazio raro e invita tutti a farne parte.
In un certo senso nomade musicale, Saya passa da un genere all'altro con un'eleganza naturale, confondendo le linee di demarcazione tra di essi senza soluzione di continuità, senza pensarci due volte.
Il singolo “SHELL ( OF A MAN )” attinge alla musica country, un suono che fa la sua comparsa per la prima volta nella produzione di Gray, aprendosi con un riff di chitarra alimentato dal twang e un testo vendicativo, ma che viene capovolto con voci dolci e ariose collimate un paio di volte. Il brano che ne risulta è qualcosa di simile a un familiare inno di rottura, con testi risonanti come “I'm still hung up on cobwebs” (sono ancora appeso alle ragnatele), ma ha ciò che può essere caratterizzato solo come una melodia disarticolata e unicamente Saya che lo distingue dal resto.
SAYA è arrivato dopo lo scioglimento di un travagliato intreccio sentimentale; Gray ha prenotato un volo per il Giappone nell'autunno del 2023. Come la protagonista di un film, Gray si è liberata dai legami psichici in sospeso intraprendendo un viaggio in auto da sola. Commossa dalla vastità degli album dei Beatles e dei Led Zeppelin, oltre che dalla sua antenata folk canadese Joni Mitchell, Gray ha tenuto una chitarra acustica sul sedile del passeggero, in caso di ispirazione. Nel registrare SAYA, la Gray ha levigato e messo a punto le asperità dei dischi passati, trasformandole in opere più coese di cantautorato folk melodico.
Saya Gray è un genere a sé stante? Forse sì.
Gray è nata a Toronto, in Canada, da madre giapponese e padre scozzese-canadese. Ha iniziato a suonare in una house band di una chiesa giamaicana pentecostale; a 16 anni è stata reclutata per esibirsi in open mics, nightclub e festival jazz insieme agli adulti. Ben presto, Gray ha iniziato a ricevere offerte più importanti per tournée internazionali come bassista e direttrice musicale per il cantante neo-soul Daniel Caesar, vincitore di un Grammy, e per la cantante di fama internazionale Willow Smith.
Si è presentata per la prima volta al mondo come artista solista nel 2022 con 19 MASTERS. Registrati in gran parte attraverso l'applicazione Voice Notes del suo iPhone, i suoi dissonanti schizzi elettro-rock rispondevano perfettamente al momento di disordine globale post-pandemico. Il TIME lo ha definito uno dei migliori album dell'anno e il suo lavoro è stato generalmente premiato da New York Times, Pitchfork, NPR e altri. Ha anche iniziato a presentare le sue caleidoscopiche invenzioni a festival importanti come il Montreal Jazz Fest, il Pitchfork Music's Paris festival, l'Iceland Airwaves e il Primavera Sound in Spagna.
Saya segue una coppia di EP acclamati dalla critica, QWERTY e QWERTY II. Nati da ampi periodi del 2023 trascorsi in isolamento per motivi di studio e dalla sua sana paura dell'incombente mondo digitale, i 14 brani dimostrano perfettamente le sue composizioni straordinariamente dettagliate.
Tracklist
01 ..THUS IS WHY ( I DON'T SPRING 4 LOVE)
02 SHELL ( OF A MAN )
03 LINE BACK 22
04 PUDDLE ( OF ME )
05 HOW LONG CAN YOU KEEP UP A LIE?
06 CATS CRADLE!
07 10 WAYS ( TO LOSE A CROWN )
08 H.B.W
09 EXHAUST THE TOPIC
10 LIE DOWN..