Quando nel 1981 si aggiudicano i Grammy Award per l’album dell’anno, in lizza c’è anche The Wall dei Pink Floyd, e nessuno avrebbe mai messo dubitato che l’ambito premio sarebbe finito nelle mani del quartetto inglese. Invece, un po’ a sorpresa, il premio se lo aggiudica il disco d’esordio di un giovane cantautore texano, Christopher Cross, il cui primo album (quello con la famosa copertina raffigurante il fenicottero rosa) si piazza in vetta alle charts statunitensi per parecchie settimane. Merito di un pugno di canzoni di facilissima presa, tra cui  Sailing, uno dei primi brani della storia a essere registrato in digitale, utilizzando il 3M Digital Recording System. Sailing, le cui sonorità si ispirano vagamente a quelle west coast, si aggiudicò il premio come miglior canzone, miglior disco  e miglior arrangiamento dell’anno, ed è stata presa a esempio come archetipo di quello che viene definito soft rock, genere di cui ancora oggi è considerata vertice inarrivabile. Nel 1983, Cross bisserà, almeno in termini di vendite, il successo dell’esordio, pubblicando Another Page, sophomore contenente come bonus track la celeberrima Arthur’s Theme, super hit tratta dalla colonna sonora del film Arthur, con Dudley Moore e Liza Minnelli.