Formatisi a Louisville, Kentucky, i Rodan (Jason B. Noble, chitarra; Jeff Mueller, chitarra; Tara Jean O'Neil, basso; Kevin Coultas, batteria) durarono lo spazio di un album e di un singolo, ma originarono almeno tre grandi gruppi.
Il loro contributo come Rodan si riduce a una dozzina di brani; lo stile, a parte “Shiner”, un bruciante episodio di pochi minuti, consiste in un rock essenziale e dilavato memore (come potrebbe essere altrimenti?) dei fasti di Spiderland. Se l'iniziale “Bible Silver Corner” è giocata interamente su accordi tintinnanti in cui la quasi inesistente progressione possiede un peculiare fascino cullante, “The Everyday World Of Bodies” si biforca nettamente nei due corni ispiratori dei Rodan: un iniziale tratto energico si alterna ad una fase di ristagno da cui il primo andamento riemerge poi con rinnovato vigore; questo gioco bifronte è parallelo a quello vocale: alla linea principale, urlata con disperato trasporto hardcore, fanno da contrappunto i recitativi quasi bisbigliati degli altri componenti del gruppo; in tal modo si crea, con spettacolare economia di mezzi, una dialettica fra la voce attrice e il flusso interiore del 'coro' sottostante che dona alla traccia una drammaticità inusitata. Un capolavoro. Lo stesso schema è applicato, più pedissequamente, in “Jungle Jim” e, con pari efficacia, in “Gauge” dove fanno capolino brevi elementi d'improvvisazione. Non fa eccezione, a questi intenti compositivi, la finale “Tooth Fairy Retribution Manifesto”: qui, però, più che a una ciclica riproposizione delle due fasi, si assiste ad un meraviglioso crescendo: su un iniziale suono di percussioni si innestano i dialoghi delle chitarre (come in “Bible Silver Corner”) che, repentinamente, accelerano in una fuga elettrica che consuma il pezzo. Notevole anche il 7’’, specialmente in “Milk And Melancholy” che replica il doppio registro di “The Everyday World Of Bodies”; interessanti i quattro brani registrati nel 1992 in Aviary (che includeva prime versioni sia del 7’’ che di “Rusty”).
Dopo tale raccolto, apparentemente esiguo, i quattro componenti fertilizzarono la scena kentuckiana: Jason Noble formerà i Rachel’s, Mueller i June of ’44: entrambi gli Shipping News; Coultas e O’Neil i Sonora Pine (e la seconda seguirà un proprio percorso solista di tutto rilievo).