A tratti devozionale, illuminante ed educativo, il nuovo album di Jon Hopkins, RITUAL, in uscita il 30 agosto via Domino, è un'epopea cerimoniale di 41 minuti costruita su subwoofer cavernosi, ritmi ipnotici e un gioco melodico trascendente. Teso, coinvolgente e infine trionfale, è il culmine di temi esplorati nel corso di 22 anni di carriera e rappresenta la controparte cinetica di Music For Psychedelic Therapy del 2021.
Un'opera unica che si sviluppa in otto capitoli, RITUAL è caratterizzato da profondità e contrasti. Prendendo come ispirazione la cerimonia, la liberazione spirituale e il viaggio dell'eroe, attinge a un'energia antica e primordiale.
Parlando di RITUAL, Hopkins spiega: "Non ho idea di cosa sto facendo quando compongo. Non so da dove arriva e dove sta andando, ma non sembra che abbia importanza. So solo quando è finito. Tutto ciò che posso fare è sentire la mia strada fino alla fine, poi cercare di analizzare retrospettivamente ciò che potrebbe accadere e cercare di capire qual è il suo scopo. Ciò che è chiaro è che questo ha la struttura di un Rituale. Io so cos'è questo rituale per me, ma per voi sarà qualcosa di diverso. È importante non essere prescrittivi.
Sembra uno strumento, forse addirittura una macchina, per aprire portali nel mondo interiore, per sbloccare cose nascoste e sepolte. Cose che sono tenute al loro posto dalla tensione del corpo. Non sembra quindi "un album", ma piuttosto un processo da seguire, qualcosa che lavora su noi stessi. Allo stesso tempo, sembra che racconti una storia. Forse è la storia del processo che sto attraversando e che stiamo attraversando tutti. Forse è anche la storia della creazione, della distruzione e della trascendenza. Forse è la storia dell'archetipo del viaggio dell'eroe".
Con la partecipazione dei collaboratori di lunga data Vylana, 7RAYS, Ishq, Clark, Emma Smith, Daisy Vatalaro e Cherif Hashizume, RITUAL è stato realizzato nella seconda metà del 2023, ma i semi iniziali sono stati gettati nel 2022, quando Hopkins è stato incaricato di comporre la musica per l'esperienza immersiva Dreamachine a Londra, creata da Collective Act in collaborazione con un team di artisti, scienziati e filosofi. Il progetto, che ha avuto fin dall'inizio un carattere cerimoniale, è stato il lavoro embrionale di RITUAL.
Dreamachine è stato originariamente concepito attraverso un progetto di ricerca e sviluppo e presentato da Collective Act, nell'ambito di Unboxed: Creativity in the UK. Ideato per celebrare la creatività e l'innovazione, il progetto è stato finanziato dal governo britannico con il sostegno di EventScotland e del governo scozzese, di Creative Wales e del governo gallese, del Consiglio comunale di Belfast e dell'esecutivo dell'Irlanda del Nord.
Pur conservando un'atmosfera calda e viva, RITUAL è emotivamente e sonoramente pesante, e il nucleo dell’insieme sta proprio nella giustapposizione tra morbidezza e intensità.
Prendetevi del tempo, preparatevi e immergetevi in RITUAL per 41 minuti di ascolto ininterrotto: divinazione sonora nella sua forma più potente.
Tracklisting: