Non si è parlato abbastanza di Renaissance all'epoca della sua uscita, il film di Christian Volckman avrebbe meritato una maggiore visibilità e un occhio più attento da parte della distribuzione nostrana che porta in Italia questo film d'animazione solo nel 2019, a tredici anni dalla sua uscita sul mercato francese e in altri paesi europei.
Renaissance è un noir, un giallo se preferite, calato in un contesto fantascientifico e ambientato nella Parigi del 2054. Se dal punto di vista narrativo il film non offre particolari novità pur rimanendo sempre gradevole nello sviluppo dell'intreccio fatto di passaggi scontati, diversi cliché, ma anche di qualche buona rivelazione, è nella realizzazione tecnica che stupisce e si rivela tanto affascinante e a suo modo spettacolare nel suo bianco e nero nettissimo, quanto stupefacente nella varietà di effetti e soluzioni visive che il team di animatori digitali è riuscito a portare sullo schermo.
Miscuglio tra motion capture e grafica computerizzata, Reinassance vede all'opera attori in carne e ossa poi ribaltati in animazione e doppiati da un cast di volti noti, almeno in prima battuta (quella inglese), composto da nomi quali Daniel Craig, Ian Holm, Jonathan Price e Sean Pertwee. Al loro lavoro si aggiunge quello degli animatori e del regista che lascia realmente a bocca aperta e che ha poco (o nulla) da invidiare a produzioni più blasonate e che hanno riscosso maggiori riscontri nello stesso periodo d'uscita di questo film.
Parigi 2054, una città dove convivono le vecchie vestigia della Ville Lumière e costruzioni moderne che torreggiano sui bassifondi della città. La giovane scienziata Ilona Tavuiev viene rapita; la donna è una ricercatrice della megacorporazione Avalon e nel tempo libero aiuta anche l'ex collega Muller a mandare avanti la sua clinica gratuita. Delle indagini sulla scomparsa viene incaricato il capitano Barthélémy Karas, un poliziotto di grande esperienza che non si fa scrupolo di aggirare gli stessi regolamenti del dipartimento per garantire giustizia e la buona riuscita delle sue indagini nelle quali verrà in qualche modo aiutato da Bislan Tavuiev, sorella di Ilona.
Le indagini portano Karas a sondare prima gli ambienti della Avalon di cui conoscerà il viscido amministratore delegato Paul Dellenbach, poi a interrogare il dottor Muller dal quale scoprirà che Ilona ha in passato lavorato sulla ricerca di una cura per la progeria, una malattia che induce sintomi di precoce invecchiamento nei bambini. Il caso prenderà una piega più movimentata quando verrà avvistata l'auto della rapita, la notizia scatenerà il classico inseguimento, immancabile in ogni action movie che si rispetti, e porterà il poliziotto a confrontarsi con l'ambiente criminale di quella Parigi del futuro andando a bussare direttamente a casa di Farfella, boss criminale di origini arabe e vecchio amico di Karas.
L'impatto visivo di Renaissance è stupefacente, i contrasti tra i bianchi e i neri sono nettissimi, l'uso del grigio è limitato a pochi dettagli di costruzione, nonostante la scala di grigi sia limitata (quasi inesistente in realtà), la ricerca del dettaglio è accuratissima e l'intero scenario ricreato non perde mai di definizione e cura dei particolari. Lungo l'intera durata del film sono molte le soluzioni e gli effetti che si possono ammirare messi in campo dal comparto tecnico, pensiamo solo alla resa degli ologrammi o dei cartelloni pubblicitari digitali (che fanno tanto Blade Runner) o alle tute invisibili degli scagnozzi della Avalon delineate in maniera superba.
La parte del leone la fa questa Parigi futuribile, dominata dalla sagoma del Sacro Cuore, dove svetta ancora la Tour Eiffel e dove si sovrastano uno sull'altro i vari livelli di una città che mantiene un tocco oscuro sia all'altezza delle vecchie strade storiche, sia nelle abitazioni sopraelevate e fornite di mobilità grazie a un sistema di braccia idrauliche. Il contrasto tra la vecchia e la nuova Parigi è sublime, impreziosito da innumerevoli dettagli: le luci accese nei palazzi notturni, i lampi di luce, la pioggia battente che ricrea la perfetta atmosfera del noir, le disco decadenti, i giochi di ombre, l'architettura cittadina.
Ottima la regia, che nell'animazione a volte non viene tenuta nel giusto conto dallo spettatore: i movimenti qui sono molto fluidi, anche quelli di macchina, e la direzione di Volckman garantisce il giusto dinamismo che serve a valorizzare al meglio l'animazione; prendiamo a esempio la riuscita sequenza dell'inseguimento tra le strade di Parigi, davvero ben realizzata.
Si potrebbe continuare a lungo a elogiare le trovate visive (la stanza bianca che fiorisce, il look delle uniformi, i riflessi e le trasparenze..) ma il concetto è ormai chiaro, dal punto di vista della sceneggiatura il plot è convenzionale, qualche buon momento ma nessuna grande sorpresa, sotto questo aspetto Renaissance potrebbe anche deludere qualche spettatore ma l'impianto scenico vale comunque tutto il prezzo del biglietto che, tra l'altro, è pure gratuito essendo il film presente sull'interessante piattaforma Vvvvid, basta l'accesso con Facebook, la visione di qualche spot prima del film e via che si va, con una qualità video davvero molto alta. Non avete scuse.