Sparklehorse è il nickname dietro il quale si cela il cantante polistrumentista americano Mark Linkous. Originario della Virginia, esordisce nel 1996 con Vivadixiesubmarinetransmissionplot, disco dal titolo impossibile che venne pubblicato dopo un lungo e difficile periodo contrassegnato dalla disintossicazione dall’eroina. L’album vide la luce grazie all’intervento del suo amico e mentore David Lowery (Camper Van Beethoven) e sotto la dichiarata influenza dei lavori di Tom Waits della prima metà degli anni ‘80. Nel decennio successivo Linkous si farà apprezzare per altri tre album ed alcune collaborazioni di assoluto rilevo: PJ Harvey, Nina Persson, Radiohead, lo stesso Tom Waits. Da segnalare inoltre il tour con i R.E.M. nel 2003 e lo strettissimo legame che intrattenne con Daniel Johnston per il quale produsse un paio di album tra cui Discovered Covered: The Late Great Daniel Johnston a cui parteciparono artisti del calibro di Vic Chesnutt, Beck, Flaming Lips, Bright Eyes e l’immancabile Tom Waits. Nonostante i successi ottenuti, Linkous non riuscirà mai ad emanciparsi dall’abuso di droghe e alcol e nel 2005, in preda ad una fortissima depressione, si suiciderà all’età di 47 anni. Gli Sparklehorse rimangono una preziosa fonte d’ispirazione per decine di musicisti in ambito Indie e Alt/Country.