Il video di “Quando ero satanista”, secondo singolo estratto dall’omonimo album di Tonno in uscita quest’anno per Woodworm Label, è un’immersione a 360 gradi nell’immaginario della band. Un’amicizia raccontata con un b-movie colossal del satanismo kawaii: un ex-membro dei Serranda, band grunge immaginata (o forse no?), evoca l’anima di un suo compagno di gruppo morto in tragiche circostanze per fare pace con il passato un'ultima volta. In una Firenze autobiografica per Tonno, che ha scritto la sceneggiatura insieme al regista Lorenzo Arrigoni, riti satanici maldestri, telefonate dagli inferi e piatti di carbonara dipingono la versione reale dei disegnini a sfondo ciano di cui il profilo Instagram della band è cosparso. È proprio attraverso un misto di leggerezza e dramma che le immagini completano la canzone e le sue parole.
Oggi il mio cuore non pesa quasi nulla
“L’idea era: una storia di amicizia ma uno dei due è Satana. Per noi la cosa importante era fare un video satanic kawaii che fosse sia una ghiozzata al limite del trash sia una cosa a tinte pastello e nostalgica per cuori di boyscout. Poi ci siamo divertiti a coinvolgere amici che sembrano usciti fuori dai nostri disegnini, perfetti per i ruoli che gli abbiamo dato. Abbiamo anche avuto culo perchè in pratica è un reportage degli ultimi giorni prima del lockdown, almeno siamo stati al luna park.”