L’EP Punti deboli è un elettrocardiogramma che certifica l’ottimo stato di salute musicale di Manco, artista che aveva già toccato un picco nel 2019 grazie al suo secondo album Sedicinoni con il featuring del grande Gennaro Porcelli alla chitarra slide.
Prodotto da Massimo De Vita, missato e masterizzato da Paolo Alberta, il nuovo disco è stato registrato completamente in presa diretta: oltre al leader del progetto, Antonio Manco, vi sono Roberto Bozza e Simone Formato, rispettivamente bassista e batterista di un folgorante Power Trio.
Dai Cream e Jimi Hendrix a Stevie Ray Vaughan e John Mayer, questa è l’ispirazione e l’impostazione sonora della formazione, mentre a livello lirico i testi del cantautore napoletano evidenziano insicurezza e fragilità, punti deboli, parafrasando il titolo, che ammessi e accettati con sincerità diventano scorciatoia di salvezza attraverso la musica.
“Perché sono il migliore a farmi a pezzi, sparo dritto ai punti deboli, ho tutta la rabbia contro di me” (Manco, "Contro di me")
Manco esprime il comune disagio generazionale in "Contro di me" e "Mai abbastanza": viviamo disumanizzati, schiavi e parte del dominio, come rondini in migrazione senza meta, coprendo viaggi di siderale dimensione come imbarcazioni dalle vele incessantemente spiegate. In queste due canzoni si parla di sofferenza portata fino all’autolesionismo, dell’insoddisfazione e del fallimento, dovuti a una società che al raggiungimento di un obiettivo ne pone subito un altro creando una forte frustrazione.
“Continuo a ripetermelo, che non è mai abbastanza, nemmeno il massimo…è una gara a chi va più veloce per arrivare dove non lo so” (Manco, "Mai abbastanza")
Se questo è il leitmotiv lirico, diversa è la scelta ritmica e di genere. "Contro di me" è una ballata intima e riflessiva, accarezzata da una slide nostalgica che sorregge un’atmosfera soffice, mentre "Mai abbastanza" mette in contrasto il dolore e lo scoramento del testo con un groove funky e ballabile, per oltrepassare il disincanto e rimettersi in trincea, pronti, nonostante tutto, a non alzare bandiera bianca.
"Sirena" e "Stupidi", apertura e chiusura del lavoro, analizzano i rapporti con l’altro sesso scandagliando come una relazione possa evolversi dall’iniziale momento dell’attrazione, ove la sensualità, il fascino e il mistero sono il filo conduttore della liaison, fino alla rottura e alla malinconia dei bei tempi andati.
Dal punto di vista musicale, il primo brano, di chiara matrice rock blues con un riff uncinante, si distingue per il cantato vigoroso di Manco e per l’andatura ipnotica, quasi si volesse evocare il potere attrattivo della sirena declinandolo nelle sonorità. Bastano invece una chitarra acustica, un soffio d’armonica, il contrabbasso e un leggero scalpiccio di percussioni in crescendo a elevare "Stupidi", una traccia per certi versi spiazzante nella sua semplicità, in cui si accetta senza rancore la fine di una storia amorosa.
Cinque canzoni, tutte di spessore, fanno parte di questo EP pubblicato a metà dicembre. E rimane da citare, ciliegina sulla torta, un’ispiratissima "Proiettile", una western song con le liriche strettamente legate al videogioco Red Dead Redemption 2. La scaletta è indovinata e ben amalgamata, ogni traccia evidenzia il “chitarrismo” energetico ed elegante allo stesso tempo dell’autore. Forse, a voler trovare un difetto, sarebbe da capire se l’efficacia e l’intensità permarrebbero a tale livello in un album completo.
In conclusione, Punti deboli palesa un artista dotato di più anime, almeno tre, tutte autentiche. La prima radicata nella sua terra, la Campania: il mare, il Vesuvio e quella visione di vastità del cielo all’alba e al tramonto che la nutre. La seconda, angosciata dal sentimento dell’incertezza e della fragilità delle vicende umane, emerge malinconica e solitaria spingendo all’accettazione del destino, alla riflessione e al dolore. All’ultima anima di Manco ci si può affidare per trovarvi conforto e speranza, nonostante tutto: è la musica, con le sue evocazioni, che consolida i legami, rinsalda gli affetti e stringe nodi a cui aggrapparsi. L’arte viene vista quale espressione incorruttibile del meglio di un uomo e della sua vita.
Punti deboli testimonia la nostra epoca, i conflitti, le differenze, i suoni del mondo, le speranze. È una boccata di aria fresca per chi crede nel valore della sperimentazione e del contrasto come arricchimento culturale e musicale. La fusione di più radici, la ballata rock che incontra quella folk, il blues che si tinge di mediterraneo, caratterizza i tratti salienti di Manco, sempre alla ricerca di nuove contaminazioni tra il sound d’oltre oceano e il cantautorato di pura tradizione italiana.
https://www.tiktok.com/@mancosonoio
https://open.spotify.com/intl-it/artist/1QIBw830D6lIdUj0ZQMBj6
https://www.instagram.com/mancosonoio/
https://www.youtube.com/channel/UCjGGPDaQuTnVQyE_CadEY7Q