Spigolatura, forma derivata dal predicato verbale spigolare, ovvero la ricerca nel campo, dopo la mietitura, delle spighe non raccolte; in senso figurato: la ricerca minuziosa di cose rimaste in giro, qua e là, che meritano di essere raccolte e non disperse.
Una rubrica dove potrete trovare non dei dischi minori, ma dischi che per svariati motivi, ritardo nella scoperta, passa parola un pochino lungo, poco tempo a disposizione, formati di pubblicazione inusuali (7 o 10 pollici, formato negletto ma bellissimo), passione scoppiata in ritardo, e via dicendo, non hanno trovato lo spazio che avrebbero comunque meritato al momento della pubblicazione.
Una recensione minimale, tre, quattro, paragrafi in tutto, per, come dicono gli inglesi, racchiudere in una nutshell il mood della release e solleticare una curiosità nel lettore.
Il secondo numero è dedicato ad una serie di produzioni italiane che spaziano su diversi generi musicali, dalla library, al post-rock, dall’indie pop, al modern classical, sino a giungere alla retro ’80.
Riz Ortolani
Confessioni di un Commissario di Polizia al Procuratore della Repubblica
2024 Four Flies Records
Uno dei film più “amari” diretto da Damiano Damiani, un crime-drama dove non si salva nessuno, con protagonista Franco Nero, un must del cinema di denuncia sociale degli anni ’70.
Riz Ortolani realizza due dei suoi brani migliori: “Serena e Lomunno” e “Il ricordo di Serena”, ambedue i pezzi risultano essere dei sontuosi funky jazz da ascoltare e riascoltare.
In poco più di cinque minuti, una miniera di possibili samples, il sogno per ogni amante del campionamento.
Battaglia
Season One + Season Two
2024 Four Flies Records
Da un sette pollici ad un doppio ellepi. Che dire? Un’opera quasi enciclopedica da parte della misteriosa Battaglia. Un suono denso, un melange sonoro dove si mischia musica cinematica, atmosfere thrilling, attimi di pura suspence.
Season One è maggiormente cupo, Season Two incontra maggiormente il mio personale gusto, per un carattere maggiormente “arioso” (nei limiti di), ma ovviamente de gustibus.
Per rimanere nel perimetro dell’etichetta, se dovessi pensare ad un abbinamento cinematografico, mi verrebbero in mente subito Assault on Precint 13, in Italiano Le brigate della morte di John Carpenter, e alcune scene de I Guerrieri della Notte. Ascoltare per credere.
Bonsai Bonsai
Casa di specchi
2024 NOS Records
Il singolo di questo giovane gruppo livornese (prodotti dal nostro Daniele Catalucci ma, per i maligni, il sottoscritto dichiara di non conoscerlo e neanche di avergli anticipato questa spigolatura) che ha “lanciato” la pubblicazione del nuovo album La nostra bella età, piace per l’impasto sonoro e il ritornello captive.
Una ballata moderna che affonda le sue radice nel passato e molto ben arrangiata.
Il lato B presenta la delicata e gentile “Niente”, un brano minimale sia nell’approccio sonoro che anche nella durata.
Repetita Iuvant
√2
2024 Argonauta Records
A parte la perdita di tempo per trovare il simbolo della radice sulla tastiera del pc, un bellissimo EP del trio spezzino.
Anche in tale caso, come nelle precedenti produzioni, il tutto si basa su di un concetto matematico che sarà oggetto di una trilogia in divenire.
Il sound? Un certo suono di matrice chitarristica anni Novanta ma non solo, in “Pandico” e “Risacca” io ci sento anche della reminiscenze new wave, olte che, ovviamente, un approccio math, lascio all’ascoltatore curioso trovare altri influssi.
Fabrizio Parterlini
Summer Stories
2024 Memory Recordings / M.A.S.T. / Believe.
Di Fabrizio Paterlini ci sarebbe pochissimo da dire, per chi non lo conosce un grande interprete della cosiddetta modern classical.
Un disco di improvvisazioni, brani dalla durata minimale, ma di “grande” respiro, basti ascoltare il primo pezzo, in un minuto e mezzo scarso una panoramica della poetica di questo grande artista che, in quest’ultima produzione, impiega non solo il piano ma anche strumentazione elettronica.
Come dichiarato dal medesimo Paterlini: “L’idea di questo album, che si compone di quattordici pennellate di colore registrate in calde mattinate estive, è quella di avvicinare ancora di più chi mi ascolta al mio sentire, al mio essere compositore in questo momento”.