Che in Italia vi sia ancora voglia di canzoni "rock"? Le virgolette sono d'obbligo quando si parla di un genere che al suo interno ne contiene almeno altri cento. Quello che possiamo dire è che il nuovo album dei Panta non si pone proprio il quesito.
I Panta sono una band indie rock/post-punk romana attiva dal 2016. Con uno stile ispirato alla tradizione Brit che li ha portati ad essere prodotti dagli studi di Abbey Road per il nuovo disco, è riuscita negli anni a creare “una miscela unica nel panorama indipendente nostrano” (MTV) ed essere definita “perfetta per gli amanti delle chitarre ma anche della musica orecchiabile, rimanendo in testa al primo ascolto” (Rockit). Hanno suonato in giro per Italia e Europa, entrando in contatto – tra collaborazioni e aperture – con, tra gli altri, Manuel Agnelli, Marlene Kuntz, Carlo Verdone, Garbage, David Lynch Foundation, Negrita, Iron & Wine + Calexico, Turin Brakes, Giorgio Canali, Appino, Motta.
Hanno esordito nel 2016 con l’EP Cause/Effetti e il libro Poesia in forma di Rock (Arcana), con prefazione di Carlo Verdone, presentato in tutta Italia e oggi alla quinta ristampa. Del 2019 è l’album d’esordio INCUBISOGNI (Goodfellas/Believe), ultimato ai Panic Button Studios di Londra da Steve Lyon, storico producer di Depeche Mode e Cure. Il disco ha riscosso unanime consenso sulle principali testate stampa e radio, vincendo il Premio MEI “Miglior disco Rock under 30”.
Nel 2023 al frontman Giulio Pantalei viene affidata la direzione performativa della Festa della Resistenza al Palladium, che supera le 15mila presenze, seguita da un’esibizione col Premio Oscar Nicola Piovani per Mediamente Cerami; nel 2024 ha invece curato la mostra Sfida al labirinto alle Terme di Caracalla sul centenario di Italo Calvino e ideato due spettacoli con Isabella Ragonese e Rodrigo D’Erasmo che hanno debuttato al Palazzo Ducale di Genova e al Parco archeologico del Colosseo a Roma. Il prossimo libro di Pantalei è in uscita a gennaio 2025 per la casa editrice Einaudi.