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TRACKSSOUNDIAMOLE ANCORA
Personal Jesus
Depeche Mode
1990  (Mute)
POST-PUNK/NEW WAVE
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21/10/2024
Depeche Mode
Personal Jesus
Una delle hit di maggior successo dei Depeche Mode è ispirata alla storia d'amore fra Priscilla e Elvis, visto dalla moglie come una sorta di semidio

Considerato uno dei migliori dischi di tutti i tempi, Violator è l’album più venduto dei Depeche Mode con oltre 15 milioni di copie in tutto il mondo, ed è l’opera che consegna alla band inglese il successo planetario. Un disco splendido, che, come direbbe i lettori più giovani, “spacca” soprattutto in virtù di due leggendari singoli: Enjoy The Silence e Personal Jesus.

Non tutti, forse, sanno che quest’ultima canzone venne ispirata dal libro Elvis And Me, in cui Priscilla Presley descriveva la sua relazione amorosa con The King, che nello specifico di quella liaison, era considerato dalla moglie alla stregua di un semidio. Un rapporto, quello fra i due, che dava l’idea di non essere propriamente equilibrato, mettendo in luce una vera e propria dipendenza da parte di Priscilla per quello che non era solo il suo uomo, ma anche mentore e una figura tanto carismatica, da indurre la donna ad annullarsi nella luce riflessa della rockstar (per farvi un'idea più precisa, consigliamo la visione di Priscilla, pellicola datata 2023, per la regia di Sofia Coppola).

In tal senso, Personal Jesus parla dell'essere un Gesù per qualcun altro, una sorta di profeta che dà speranza e che lenisce le ferite, ma che, in modo molto ambiguo, suggerisce anche una relazione tossica, disallineata.

Allunga la mano, tocca la fede

Il tuo Gesù personale

Qualcuno che ascolti le tue preghiere

Qualcuno a cui interessi…

E sei tutto solaCarne e ossa

Al telefono

Alza il ricevitore

Ti farò diventare un credente

 

Nonostante vivesse su un altro pianeta musicale, Johnny Cash realizzò una versione scarnissima (e splendida) di Personal Jesus per il suo album del 2002, American IV, The Man Comes Around. Fu lo stesso Cash a spiegare quella strana scelta durante un’intervista a Mojo: “L'ho sentita come una canzone gospel. E se la pensi come una canzone gospel, funziona davvero bene.”.

Martin Gore ha rivelato al London Times che la band non era a conoscenza del fatto che Cash avesse interpretato questa canzone. Quando hanno saputo della registrazione della leggenda del country, i tre erano naturalmente entusiasti. E ogni volta che i giornalisti li incalzavano, sostenendo che “the man in black” avesse praticamente rubato la canzone, Gore era solito ripetere: "Penso che quando sei qualcuno del calibro di Johnny Cash, non hai bisogno di chiedere il permesso".

Il video è stato il primo dei Depeche Mode a essere trasmesso in modo significativo su MTV. Diretto da Anton Corbijn, la clip ha come tema il vecchio west, con Dave Gahan e Martin Gore nei panni dei cowboy. La versione originale del video (che si può tranquillamente trovare su youtube) fu, però, rimandata al mittente da MTV, che la riteneva, per così dire, “inappropriata”. Al minuto 2 e 20 circa, infatti, potete osservare alcune inquadrature delle silhouette di Gore che sbuffa, e poco dopo l’inquadratura delle terga di un cavallo, successione che suggerirebbe un rapporto contro natura tra il musicista e l’animale.