Per parlare di quel capolavoro che porta il nome di Songs In The key Of Life non basterebbe un intero libro e, ovviamente non è questa la sede. Basti però pensare che il diciottesimo album di Stevie Wonder, pubblicato nel 1976 sotto l’egida Motown, è universalmente considerato una pietra miliare, un disco così rigoglioso di idee e di splendide canzoni da far dire a una leggenda come Elton John che Songs In The Key Of Life è in assoluto il miglior disco mai realizzato.
In scaletta diciassette canzoni perfette, alcune diventate grandi classici del repertorio del sognwriter originario del Michigan, tra cui As, Sir Duke, I Wish, Isn’t She Lovely e Pastime Paradise.
Quest’ultima si distingue dal resto dell'opera di Stevie Wonder in termini di atmosfera e di messaggio. Quando si pensa a Wonder, infatti, "gioia" è la parola chiave, ma in "Pastime Paradise" gli archi del sintetizzatore - uno dei primi tentativi di utilizzare questo tipo di suono in una canzone - creano un'atmosfera tagliente, inquieta, traboccante di ansia, accompagnata da un testo che ha un tono insistentemente negativo, almeno fino alla strofa finale. In questo brano, Wonder affronta una combinazione di questioni (razzismo, religione, malessere sociale) alludendo alle tematiche attraverso l’utilizzo di una serie di parole recitate, inserite nel testo come una sorta di mantra, senza alcuna spiegazione (“Dissipazione Dei rapporti razziali, Consolazione, Segregazione, Dispensa, Isolamento, Sfruttamento, Mutilazione, Mutazione, Malcreazione, Conferma ai mali del mondo”).
Tuttavia, è evidente che queste parole, ascoltate nel 1976, proprio a ridosso della fine del movimento Black Power (che si sciolse nel 1975), avessero una esplicita connotazione politica e sociale, come se Wonder, in definitiva, volesse testimoniare che la battaglia per i diritti degli afroamericani non era ancora finita. In tal senso, il finale della canzone è assai esplicito: "Cominciamo a vivere le nostre vite, vivendo per il futuro paradiso". Basta vivere in un passato infelice o in un futuro illusorio per sfuggire alla quotidianità dei problemi, bisogna, invece, vivere intensamente, affrontare ogni questione con coraggio, perché solo così è possibile costruire un futuro migliore.
Pastime Paradise, giova ricordarlo, non fu pubblicata come singolo e, ai tempi, fu sottovalutata rispetto al resto di un disco davvero straordinario. Tuttavia, come, talvolta, accade, il brano visse una seconda giovinezza, quando, nel 1995, venne reinterpretata dal rapper Coolio, che la ripropose, scambiando ingegnosamente la parola del titolo "Pastime" con "Gangsta's".
"Gangsta's Paradise" (pubblicata sull'album omonimo di Coolio nel 1995) campiona la musica di Wonder nella sua interezza ma cambia il testo per renderlo più attinente all’argomento trattato dal film Pensieri Pericolosi (interpretato da Michel Pfeiffer), della cui colonna sonora il brano del rapper era la canzone di punta. La pellicola tratta, infatti, di alcuni ragazzi che lottano per trovare la propria strada in una scuola traboccante di criminalità e abbandono. Nella canzone, quindi, il tema sociale è più amplificato e impellente, e il mood ancora più oscuro, visto che l’intento di Coolio era quello di evidenziare come la società del tempo marginalizzasse nei quartieri più poveri le persone che ci vivono, costringendole a muoversi in ambienti degradati, e di conseguenza spingendoli a vivere situazioni pericolose, inducendoli, cioè, a una vita da criminali.
La prima versione di "Gangsta's Paradise" non incontrò l'approvazione di Stevie Wonder, poiché conteneva parecchie parolacce. Pertanto, Coolio fu costretto a “ripulire” il testo, e quando sottopose a Wonder la versione definitiva della sua cover, quest’ultimo ne fu entusiasta, tanto da unirsi al rapper per eseguire una versione di Pastime Paradase ai Billboard Music Awards del 1995.
A parte l'interpretazione di Coolio, questa canzone è stata campionata così tante volte e in una tale gamma di contesti musicali che si è rivelata una fonte di ispirazione quasi inesauribile per i musicisti, sin dal suo concepimento. Campionamenti degni di nota sono inclusi in "Time" di Mary J. Blige, in cui la melodia è stata completamente rielaborata, in "Drama" di Erykah Badu, in cui parte del testo viene brevemente citato, e in "Crack" del rapper Scarface, che tentò un’operazione come quella di Coolio, ma ottenendo molto meno successo.