Parker: L'inferno in terra è una raccolta di tre romanzi scritti dall'autore newyorkese Donald E. Westlake sotto lo pseudonimo di Richard Stark. Questa raccolta venne edita parecchi anni fa, attorno al 2008, da Mondadori nella collana Supergiallo: I grandi Maestri, un supplemento a Supergiallo, costola della gloriosa I gialli Mondadori.
Questa piccola antologia raccoglie alcuni dei primi romanzi che Richard Stark (usiamo pure lo pseudonimo) dedicò al personaggio di Parker, un criminale che in seguito trovò diverse volte la strada per arrivare sul grande schermo; nella fattispecie i tre titoli presentati sono Anonima carogne del 1962, Liquidate quel Parker! del 1963 e infine Parker: a ferro e a fuoco del 1967.
Potremmo dire che Richard Stark è un po' il rovescio della medaglia di Donald Westlake, scrittore che nel corso della sua lunga e prolifica carriera ha siglato romanzi con una pletora di nomi da far girar la testa, ma qui limitiamoci pure a parlare dei due già citati.
Nei romanzi a firma Westlake l'autore predilige, pur rimanendo nel genere crime, un approccio alla materia molto divertente (e sicuramente divertito): i toni sono spesso ironici, mai troppo truci o seriosi, a volte i protagonisti sono criminali da strapazzo, personaggi sopra le righe, colpevoli per caso o senza cattiveria, non è improbabile imbattersi in sue narrazioni nelle quali non si presenti nemmeno un omicidio (La danza degli aztechi per esempio).
Stark è il suo opposto, Parker è il prototipo del protagonista noir, hard boiled, serio, dedito al lavoro (che poi sarebbe il crimine), spietato quando serve, pratico e deciso ma mai inutilmente crudele; non c'è ironia in questo protagonista e in questi romanzi, secchi e diretti verso la loro inevitabile conclusione.
Due facce della stessa medaglia accomunate da una narrazione vista dalla prospettiva dei criminali, spesso le forze dell'ordine, dove presenti, si ritagliano il ruolo di semplici comprimari.
La serie dedicata a Parker conta un numero di titoli piuttosto importante, qui vengono presentati il primo, quello che sembra essere il terzo (in realtà il secondo è dello stesso anno) e il settimo della serie. Tra Anonima carogne e Liquidate quel Parker! sembra non esserci soluzione di continuità, le vicende che il protagonista si trova a dover affrontare nei primi due episodi della raccolta sembrano essere l'uno la diretta conseguenza dell'altro senza buchi narrativi nel mezzo. Discorso diverso per Parker: a ferro e a fuoco che si può considerare come un episodio successivo non troppo legato ai primi due. Si apre con Parker evaso di galera, incastrato dopo un colpo andato male e durante il quale il suo ex socio Mal, con l'involontaria complicità della stessa moglie di Parker, tentò di far fuori il Nostro abbandonandolo dopo averlo dato ormai per morto.
In Anonima carogne assistiamo quindi al ritorno in libertà di Parker e alla sua vendetta nei confronti dell'ex socio ora entrato a far parte dell'Organizzazione, cosa che complicherà un poco la vita al nostro Parker. In Liquidate quel Parker! il discorso a base di vendetta si amplia ai vertici dell'Organizzazione che si sono trovati a dover fare i conti con un osso davvero troppo duro per i denti di molti di loro. Più avanti nella storia di Parker, in Parker: A ferro e a fuoco, il protagonista si troverà invece a collaborare con l'Organizzazione che ne richiede i servigi per eliminare un loro scomodo concorrente, una piccola parte nella vicenda qui l'avranno anche le forze dell'ordine che dovranno scontrarsi con l'incontenibile tenacia del Nostro.
Stark adotta per i romanzi di Parker una narrazione asciutta ed essenziale che si rifà ai più noti stilemi del noir e dell'hard boiled; il protagonista è un uomo granitico, deciso e sempre più che sicuro dei suoi mezzi, semmai dubita di tutti gli altri, monolitico nella sua tenacia, impermeabile a vizi e tentazioni quando è all'opera o in fase di preparazione di un colpo o di un'azione, un cliente difficile da trattare per chiunque, caratteristica questa che forse l'autore spinge in alcuni casi anche un poco troppo oltre, sembra infatti incredibile che un'organizzazione simile alla mafia italo-americana (l'esempio mi sembra più o meno calzante) non riesca a mettere il sale sulla coda a un singolo uomo per quanto in gamba questo possa essere.
Stark intaglia un criminale duro ma anche giusto, leale ai compagni che si comportano con lui in modo corretto, tanto da arrivare a rischiare la vita per loro, non privo di pietà in taluni casi, spietato quando si sente tradito o minacciato, a ogni modo un vero criminale. Siamo nel campo dei classici del noir, il nome di Stark può essere annoverato tra i fondamentali del genere proprio grazie a Parker, magari accanto ad autori più noti e quotati come Dashiel Hammett o Raymond Chandler, ma i fan del genere questo già lo sanno.