Come si evince appunto già dal trailer, la trama è molto semplice.
Siamo nel 1944 e un battaglione americano di paracadutisti viene inviato in un paese della Francia occupata dalle forze naziste allo scopo di far esplodere una torre radio che è stata posizionata sopra una chiesa, per consentire così alle truppe americane di poter effettuare l'invasione di terra senza essere intercettati dalle frequenze della radio spia.
Semplice, se non fosse che la missione vedrà i nostri eroi alle prese contro un nemico che va ben oltre il classico soldato nazista. Infatti, come nel buon vecchio Predator di John McTiernan, anche qui si parte con un film di guerra che pian piano si trasforma in qualcosa di più, inserendo elementi fanta-horror fino a una catastrofica sfida finale.
Molto convincente e affiatato il giovane cast che comprende anche Wyatt Russell (già visto in uno degli episodi migliori di Black Mirror), figlio di Kurt Russell, che in alcune inquadrature ci fa il piacere enorme di ricordare un sacco il padre.
Il film non ha grosse pretese se non quelle di intrattenere, ma lo fa con intelligenza. Si prende i suoi tempi, non è frenetico. Ha ritmi lenti, alternati ad accelerate improvvise e un gore inaspettatamente spinto. Tutto questo potrebbe risultare non molto originale in quanto ricorda film come Bastardi Senza Gloria e soprattutto il meno conosciuto Frankenstein Army che ha una trama davvero molto simile.
Ma poco importa, perché la tensione c'è, la curiosità rimane accesa fino alla fine, tranne forse qualche momento di noia qua e là.
La sola sequenza iniziale, probabilmente la migliore del film, meriterebbe da sola la visione, mostrando un attacco aereo diretto in modo molto virtuoso e decisamente spettacolare.
In definitiva se fosse stato un film Netflix, sarebbe stato perfetto. In quanto film uscito al cinema, rimane molto interessante ma appunto con dei piccoli 'MA' qua e là, come il fatto che il climax del film ci metta forse un po' troppo ad arrivare e la presenza di un finale un po' troppo 'soleggiante' che aliena un po' da tutta l'atmosfera precedente.
Ma il tocco di J.J. Abrams, che è quasi sempre sinonimo di garanzia, alla produzione si sente e anche questa volta infatti non sbaglia il colpo, offrendo allo spettatore del buon intrattenimento, con belle atmosfere belliche/horror.