Dieci anni di carriera e tre dischi vissuti tutti con il piede ben pigiato sull’acceleratore. Questa, in estrema sintesi, è la storia dei californiani Night Demon, power trio che ama le scorribande negli antichi territori messi a ferro e fuoco dalla NWOBHM. Questo nuovo Outsider è manna dal cielo per tutti coloro che hanno amato quel suono ormai lontano nel tempo, e che vantano nella loro personale discografia tutti i dischi di Judas Priest e Iron Maiden, veri e propri numi tutelari per la band proveniente da Ventura.
Nove canzoni e (soli) trentasette minuti di heavy metal al fulmicotone, in un disco arrembante e adrenalinico, che sceglie la cavalcata feroce, senza disdegnare, tuttavia, un accattivante impianto melodico. Perché è evidente fin dal primo ascolto che il piatto forte della casa sono le chitarre sferraglianti, e tirate sudatissime che puntano l’orizzonte a velocità supersonica. Non mancano, però, anche ritornelli uncinanti da cantare sotto il palco finchè l’ugola regge, a cui fanno da contrappunto alcune splendide linee di basso in odore di tenebra, che creano un cupo sottofondo su cui avanza ineluttabile la potenza anthemica della band.
Concepito come un concept, una sorta di lettera d'amore ai film horror e di fantascienza del passato con cui il frontman Jarvis Leatherby è cresciuto, Outsider potrebbe essere tranquillamente scambiato come un disco pubblicato negli anni ’80 e, per qualche strano motivo, andato perduto. Circostanza, questa, che dimostra quanto ancora può essere fresco e divertente il metal tradizionale se è suonato con passione e consapevolezza.
E’ chiaro, però, che non si tratta di semplice copia incolla: la band ci sa fare alla grande, cercando soluzioni meno prevedibili, e giocando con umori diversi all’interno della stessa traccia. In tal senso l’opener "Prelude" è un intro atmosferico e molto melodico, che serve su un piatto d’argento la potente, veloce e molto catchy title track, un brano che, però, improvvisamente rallenta il passo per una stasi dai foschi contorni sabbathiani. Allo stesso modo, la lunga "Beyond The Grave" si apre come ballata ruvida e virile, ma si muove in un continuo sali scendi, fino a deragliare in un’infuocata galoppata finale, gioco che riesce anche in "The Wrath", epica, emotiva e sfaccettata.
Classicissime, ma non per questo meno riuscite, sono anche "Obsidian", "Rebirth" e "Escape From Beyond", derapate rapidissime e letali, che omaggiano i grandi eroi del passato, Iron Maiden in primis. Chiude, con la dicitura “bonus” l’indemoniata "The Last Day", rapida e letale come un coltello a serramanico o come solo una canzone dei Motorhead può esserlo.
Outsider è un ottimo disco di heavy metal tradizionale, di quelli che faranno venir voglia ai nostalgici di togliere dalla naftalina il loro giubbotto di jeans costellato di toppe. Ciò nonostante, pur essendo in re ipsa l’omaggio alla NWOBHM, i Night Demon non scimmiottano, ma si immergono profondamente nel sostrato filologico di quel suono, innervando il tutto con cialtronesca spregiudicatezza e un’incontenibile voglia di suonare divertendosi come pazzi. Il sangue fresco del rock’n’roll scorre anche da queste parti.