Una notte d’estate, quattro ex compagni di liceo si ritrovano per caso nella città che hanno lasciato da tempo. Raccontando, ciascuno, un pezzo di verità, scopriranno prima dell’alba il segreto che ha segnato le loro vite. È un posto dimenticato da Dio, New Canaan. Dopo il diploma, dieci anni fa, se ne sono andati tutti. Bill, attivista disilluso con una passione per i guai; Stacey, una dottoranda che ha imparato ad accettare la propria omosessualità; Dan, reduce dall’Iraq segnato nel corpo e nella mente; Tina, ex cheerleader fragile e amareggiata. Ma la notte in cui le traiettorie dei quattro giovani si incrociano di nuovo, passato e presente, i giorni del liceo carichi di promesse e le disillusioni dell’età adulta, fanno contatto ed esplodono. Da anni non si leggeva un romanzo che affrontasse, con tanta ferocia e pietà, la perdita dell’innocenza.
Una notte d’estate a New Canaan, piccola cittadina dell’Ohio. Quattro ex studenti del liceo locale tornano nei luoghi in cui sono cresciuti e il loro destino si intreccerà nuovamente. E’ la provincia americana e il Midwest più profondo a fare da sfondo a questo romanzo d’esordio di Stephen Markley. Luoghi che paiono immutabili nel tempo, cristallizzati in un’iconografia da film di serie B: il liceo, le squadre locali di football e di basket, la main street, i diner, l’asfissiante quiete della provincia, la chiesa, le congregazioni religiose, l’alcol e il sesso, uniche via di fuga a una routine che fagocita la speranza e le aspirazioni dei più giovani.
Markley fotografa alla perfezione questa realtà e la racconta attraverso la lente distorta di un’America allo sbando, etico ed economico. Perché quella pace apparente, quell’abitudinario ripetersi di giorni e riti viene a impattare con il mondo che cambia, con la guerra (Iraq e Afghanistan) e il collasso finanziario, che mietono vittime, distruggono famiglie, mozzano le prospettive future.
Il passato, giovane e incosciente, e il presente, violento e disperato, si sovrappongono nell’intreccio narrativo che vede protagonisti quattro anime perse, alla ricerca di un’identità, di un motivo per andare avanti, di una ragione di vita. Quattro ex ragazzi che sono i figli reietti di una provincia che li ha rifiutati, variabili impazzite di una società retriva e conservatrice che li aborrisce e li rinnega.
Bill, ex militante di sinistra, ora in preda alle dipendenze; Stacey brillante dottoranda ed ecologista, omosessuale alla ricerca della pace interiore; Dan reduce di guerra, mutilato nel corpo e nell’anima; Tina, l’ex bella del liceo alle prese con gli incubi di un terribile segreto. Una generazione persa e disillusa, alle deriva fra le macerie del sogno americano e in perenne combattimento coi propri fantasmi interiori e con un vuoto etico che sgomenta. Figli di un’America che li ha partoriti e che adesso non li vuole più.
Una notte d’estate a New Canaan, Ohio, in cui quattro storie si intrecciano, nei ricordi torbidi di un passato che inchioda a responsabilità enormi e condiziona un presente in cui l’unica cosa che davvero conta è costruire, finalmente, una consapevolezza. Un dramma epico e struggente, che indaga sulla precarietà (etica, culturale ed economica) delle nuove generazioni, scritto meravigliosamente da una penna cinica e icastica, capace però di straordinari momenti di nostalgico lirismo.
Ohio ruberà parecchie ore al vostro sonno, rapiti da una vicenda che, pagina dopo pagina, svela lentamente tutti i suoi misteri, in un crescendo di tensione che, negli ultimi due capitoli, sfocia in un palpitante thriller. L’intreccio narrativo di queste cinquecento pagine è l’intuizione di un fuoriclasse della scrittura: Markley è destinato a grandi cose e Ohio è uno dei più bei romanzi americani degli ultimi vent’anni. Non perdetevelo.