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Non so niente di te
Paola Mastrocola
2013  (Einaudi)
LIBRI E ALTRE STORIE
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23/07/2018
Paola Mastrocola
Non so niente di te
Il coraggio di perseguire i propri sogni

La vita desiderata differisce dalla realtà

Nel bel mezzo di una mattina di novembre, nella sala conferenze del Balliol College di Londra irrompe un gregge di pecore che segue il ricercatore Filippo Cantirami detto Fil. All’evento è presente Cami, l’ex ragazza di Fil che, rimasta stupita dalla scena, avvisa la famiglia Cantirami che è convinta che Fil sia a studiare per il suo dottorato di ricerca a Stanford, negli States. Subito dopo l’evento, Filippo sparisce. Spegne il cellulare senza lasciare messaggi alla sua famiglia che disperatamente lo cerca e vuole conoscere la verità. Filippo Cantirami detto Fil, è uno studente brillante e volenteroso con una prospettiva di carriera invidiabile grazie a suo padre Guido, il famoso avvocato Cantirami. Fil cambia improvvisamente, si rende conto che la vita che sta vivendo negli States non è la vita che avrebbe voluto per sé. La verità è che sta vivendo la vita che i suoi genitori vogliono per lui. Attraversa un periodo di introspezione in cui si rende conto che ha bisogno di vivere davvero il suo tempo e non di “passarlo” come la maggior parte della gente, compreso suo padre. Ha paura di ribellarsi e “dire no” ai suoi genitori perché teme di deluderli. Scambierà la sua vita con quella di Jeremy, il suo fedele compagno di studi riempiendo di bugie i suoi familiari compresa la zia Giuliana (che adora), l’unica che ha visto davvero in lui le sue qualità artistiche. Ma prima o poi la verità salirà a galla.

L’incomunicabilità tra genitori e figli

Paola Mastrocola affronta in questo romanzo una tematica molto complessa come l’incomunicabilità tra genitori e figli in maniera geniale e ironica.  Attraverso la dicotomia di due personaggi costruiti ad arte: Filippo Cantirami, artista anticonformista e il padre Guido Cantirami, avvocato, borghese e puritano, Paola Mastrocola ci fa riflettere sul rapporto tormentato e complicato tra padre e figlio. Le vicende di Fil dimostrano quanto i genitori non conoscano affatto i propri figli perché alla base dei loro rapporti non c’è il dialogo autentico. Se solo Il signor Guido Cantirami avesse ascoltato i sogni, i desideri e le aspirazioni artistiche di suo figlio si sarebbe evitato tanti dispiaceri e angosce. Il problema è che molti genitori sono convinti di fare del bene ai propri figli offrendo loro beni materiali, corsi scolastici costosi, vacanze studio in posti quotati ma in realtà provocano tanti disagi, problemi alla loro sfera emotiva e alla loro capacità decisionale. Ciò che molti figli desiderano è essere amati dai propri genitori per quello che sono. Filippo ne è la testimonianza perché è un giovane indeciso e incapace di relazionarsi con i propri coetanei e le ragazze. La causa dei suoi problemi è da riscontare nell’educazione iperprotettiva e rigida dei suoi genitori che lo volevano sempre al meglio delle sue possibilità sin da adolescente. Filippo è cresciuto con il cruccio di dover sempre primeggiare su tutti e tutto.

A tutti i sognatori

 “Non so niente di te” è la storia di chi ha il coraggio di rinunciare ad una vita prestigiosa per vivere un’esistenza serena in cui regna l’arte, la tranquillità, la qualità di ciò che si fa, un romanzo di formazione che insegna a vivere con coerenza senza lasciarsi influenzare dai genitori che spesso vogliono solo il nostro bene senza però conoscerci davvero. L’autrice fa un grande invito ai genitori esortandoli a non dare nulla per scontato, a lasciare da parte il proprio egoismo e ad essere curiosi. I propri figli nascondono un mondo dentro sé stessi che va esplorato con entusiasmo e motivazione.

La lettura di “Non so Niente di te” la consiglierei a molti genitori distratti dal mondo odierno: uomini frenetici, donne multitasking che spesso avanzano nel mondo dei loro figli con i paraocchi senza cogliere le sfumature che fanno la differenza e raccontano tanto. È una lettura che dedicherei anche a tutti coloro che hanno il coraggio di perseguire i propri sogni nonostante le traversie che si incontrano lungo il proprio cammino. Di questo libro ci si innamora sin dalla prima pagina perché in esso la parte sognatrice che regna dentro di noi si può identificare con facilità.