Il titolo originale, Nick and Norah's infinite playlist, riassume bene lo spirito di questo film dai tratti teneramente adolescenziali, facendo riferimento sia all'abitudine in voga tra i giovani di preparare playlist ad hoc per la propria amata (chi non ha mai preparato una cassettina - sì ai miei tempi c'erano le musicassette - per la ragazza dei sogni?) sia alla nutrita soundtrack che accompagna una storia dove la musica è presente dall'inizio alla fine. C'è anche da dire che la soluzione trovata per la traduzione italiana rimanda a un altro aspetto di questa commedia sentimentale, quello di essere ambientato lungo l'arco di una sola nottata, riecheggiando pellicole più celebri come Fuori orario di Scorsese o in maniera più immediata Tutto in una notte di Landis, tutto sommato la scelta sembra lecita nonostante la mia preferenza continui ad andare verso l'opzione inglese. Con questa intro abbiamo riassunto gli elementi fondativi del film: musica, unità di tempo, ragazzi in amore, cosa manca quindi? Semplice: New York!
Nick (Michael Cera) è ancora preso dalla sua ex Tris (Alexis Dziena), una tipetta sexy ma davvero poco seria e interessata, il ragazzo si strugge nella sua cameretta tappezzata di poster compilando playlist su playlist da riversare su cd e da far avere alla ragazza la quale prontamente le rovescia nel bidone dell'immondizia dell'istituto scolastico dal quale Norah (Kat Dennings) le recupera per infilarle nel suo lettore portatile. Norah si innamora un po' di quelle compilation piene zeppe di musica così affine ai suoi gusti, trova carino il modo in cui Nick, che Norah non conosce e non ha mai visto, si adoperi per confezionare al meglio la sua musica preferita per farla avere a quella stronza di Tris. Una sera Nick, ragazzo per bene, timido, educato, non fumatore, non bevitore, ha un concerto con la sua band in un locale di New York, per combinazione la stessa sera in quel locale ci sono anche Tris con la sua ultima fiamma e Norah con la sua amica svalvolata Caroline (Ari Graynor), quando i due si conosceranno la simpatia reciproca ci metterà poco a decollare, ad aspettarli ci sarà una notte in una vivissima New York alla ricerca di un fantomatico concerto che la band preferita di Nick improvviserà in un misterioso luogo in città, la ricerca di una Caroline ubriaca nel frattempo smarritasi in città e l'accettazione di amori ormai finiti con una brillante apertura verso il nuovo.
Commedia lievissima, ottima per gli adolescenti ma che sa rimanere gradevole anche in chiave nostalgica per chi ha passato l'età, il film di Peter Sollett è una bellissima cartolina di New York riempita con frasi d'affetto per questa città che assume il ruolo di vera coprotagonista della vicenda, i notturni della grande mela contribuiscono in maniera forte a dare una connotazione al film, di per sé simpatico senza particolari picchi. Si apprezza la gestione molto delicata e tenera dell'incontro tra Nick e Norah, gli amori adolescenti vanno e vengono, è questo il caso dei due protagonisti, lui un ottimo ragazzo, scalcagnato, alla guida dell'unica Yugo probabilmente rimasta in città (o forse nell'intero Stato), lei figlia di un padre influente, affabile, naturale. Cera e Dennings riescono a creare una bella alchimia di sguardi, sorrisi, battute, abbastanza frizzante il contorno di personaggi, dai compagni di band di Nick alla devastata amica di Norah (sue le scene un po' più grevi, quella del cesso ad esempio), lo sviluppo è risaputo ma non lo si patisce, anzi. Ricca colonna sonora con pezzi di indie rock dolce (con qualche punta più vivace) che fanno da perfetto sottofondo alle dinamiche dei personaggi. Nick and Norah's infinite playlist, chiamiamolo così, non si farà ricordare in maniera particolare ma offre un'oretta e mezza leggera per la quale non ci si pente d'aver scommesso su questo film.