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RE-LOUDDSTORIE DI ROCK
07/01/2020
Tom Petty & the Heartbreakers
New York Shuffle
Petty con gli Heartbreakers in un bootleg non ufficiale che coglie il rocker americano e la sua band in un concerto del 1977. Rock ‘n’ roll senza se e senza ma, irrequieto e selvaggio.

Negli ultimi tempi sono state molte le uscite che hanno omaggiato la figura leggendaria di Tom Petty, uno degli artisti più importanti della scena americana degli ultimi quarant’anni, deceduto il 2 ottobre del 2017 a soli sessantasei anni. An American Treasure, raccoltone di quattro cd, The Best Of Everything, altra raccolta meno imponente, ma egualmente interessante, e il “non ufficiale” San Francisco Serenade, triplo cd che coglie Petty con gli Heartbreakers durante un esibizione live del 1997 (ed è probabilmente uno dei dischi dal vivo più belli ascoltati nell’ultimo decennio).

Per chi se lo fosse perso, esiste anche questo bootleg, pubblicato nel 2015, quindi con Petty ancora in vita, e contenente la registrazione di un live act tenutosi nel lontano 1977 al My Father’s Place di Roslyn.

Erano gli anni del debutto, quando un giovane Petty, accompagnato da una band di talentuosissimi rocker (Mike Campbell alla chitarra, Benmont Tench alle tastiere, Ron Blair al basso e Stan Lynch alla batteria) aveva appena dato alle stampe l’omonimo album d’esordio e sfornato American Girl, un singolo (il secondo tratto dall’album, dopo Breakdown) che in un lampo aveva scalato le classifiche statunitensi. Artista inizialmente collocato nel mare magnum del punk, Tom con i suoi Heartbreakers aveva in realtà fatto confluire la grande tradizione del rock’n’roll a stelle e strisce in un collage dalle svariate sfumature, nel quale convivevano garage, southern rock, Bob Dylan e Byrds, r’n’b e Beatles. Il tutto suonato con un approccio scarno, immediato, graffiante, esattamente a metà strada fra hype metropolitano e la beata ingenuità della provincia rurale.

Un successo, quello di Petty e della sua band, che arrivò non solo attraverso l’inequivocabile bellezza delle loro canzoni, ma anche grazie alla qualità dei loro concerti, questi sì, per impeto e ruvidezza, assimilabili in qualche modo a quello che stava succedendo, più o meno nello stesso periodo, al CBGB di New York.

The New York Shuffle, è un bootleg non ufficiale, che però si reperisce con una certa facilità anche sulle piattaforme di vendita on line, e che coglie proprio il momento magico di quegli anni sferraglianti, in cui i cinque rockers, che nel 1979 metteranno in cantiere il loro primo capolavoro (Damn The Torpedos), assaltano uno sparuto gruppo di spettatori con l’energia tritatutto di uno show tirato e fragoroso.

Rock ‘n’ roll senza se e senza ma, irrequieto e selvaggio, che spacca gli amplificatori e scuoia ogni melodia con il coltellaccio della distorsione. Le hit, da Breakdown ad American Girl, da Fooled Again a Anything That’s Rock And Roll, ci sono proprio tutte; ma lo show comprende pure una chilometrica e inedita Dogs On The Run (comparirà più tardi, nel 1985, su Southern Accents), con Petty e Campbell a battagliare con la sei corde e la sezione ritmica a giocare con un groove funky, e il ringhio r’n’b di Shout, il grande successo degli Isley Brothers, qui più convulsa che mai. La qualità della registrazione non è eccelsa ma è comunque più che buona, mentre il contenuto del cd, invece, è da leccarsi i baffi.


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