Avevamo lasciato I Radio Moscow l’anno scorso alle prese con Live! In California, nerboruto disco dal vivo che celebrava i primi dieci anni di attività della band originaria dello Iowa (i ragazzi provengono da Story City). Oggi, il terzetto pubblica il quinto disco in studio sulla lunga distanza dall’illuminante titolo New Beginings, quasi a volere sancire l’inizio di una seconda parte di carriera. In realtà, di nuovo, in questo full lenght non c’è proprio nulla, a parte la bella copertina, opera di Courtney Cole. Registrato presso i Lost Ark Studios di San Diego e prodotto da Mike Butler e dallo stesso Parker Griggs (cantante, chitarrista e leader del combo), New Beginnings continua a proporre il piatto della casa senza alcuna variante sostanziale, e cioè una versione incandescente e ad alto tasso psichedelico di quel blues rock da power trio che andava per la maggiore negli anni '60 e '70. Immediatamente riconoscibili, dunque, i riferimenti storici che stanno alla base della proposta: approccio lo-fi e primordiale alla Blue Cheer, e assoli torrenziali, riff aggressivi e tonnellate di fuzz, che hanno come padri putativi Jimi Hendrix, i Cream e gli Edgard Broughton Band. Una spruzzata di southern e una di stoner completano la preparazione della pietanza. Una volta ascoltata la title track, anfetaminico assalto alla baionetta, tutto il disco suona più o meno nello stesso modo. Già, perché questa è musica a tasso di creatività zero e, ne converranno anche gli adepti più accaniti, già ascoltata migliaia di volte. Tuttavia, ciò che proprio non si può imputare ai Radio Moscow è la mancanza di energia e sincerità, visto che sotto questo profilo il terzetto non ci fa mancare proprio nulla. New Beginnings risulta, infatti, un disco diretto, tutto sangue e sudore, che scorre fino alla fine senza un attimo di tregua. Sezione ritmica martellante, chilometriche cavalcate, e adrenalina come se piovesse. Le canzoni sono così così, ma gli amanti del rock tutto muscoli e cazzo duro troveranno più di un motivo per eccitarsi.