Dal momento che questa canzone è così fortemente associata a Sinatra, molte persone presumono che la stessa sia stata scritta dal cantante. Ma non è così.
My Way ha avuto origine da una canzone francese chiamata Comme D'Habitude, scritta dai compositori Jacques Revaux e Gilles Thibault. I due la proposero alla pop star francese Claude Francois, che la modificò un po' (guadagnandosi un credito come coautore) e che la registrò nel 1967, ricevendo un discreto successo in Europa. Questa versione racconta la storia di un uomo che vive la fine del suo matrimonio, perchè l'amore fra i coniugi è evaporato a causa della noia della vita quotidiana.
Quando Paul Anka si trovava come turista in Francia, ascoltò per caso la canzone e se ne innamorò perdutamente, tanto che, appena tornato a New York, si mise al lavoro per riscriverne il testo in lingua inglese. Anka, che scrisse le liriche tutto d’un botto, alle tre di una notte piovosa, regalò la canzone in questa versione a Frank Sinatra, che poi la registrò il 30 dicembre 1968. Il testo di Anka cambiò il significato originale trasformandolo nella storia di un uomo che guarda indietro con affetto a una vita vissuta alle sue condizioni:
E ora, la fine è vicina
E così mi trovo di fronte al sipario finale
Amico mio, lo dirò chiaramente
Esporrò il mio caso, di cui sono certo
Ho vissuto una vita piena
Ho percorso ogni autostrada
E molto altro ancoraho fatto a modo mio
My Way divenne la canzone simbolo di Frank Sinatra, ma lui non la sopportava, affermando, in più di un’occasione, che "odiava" il brano. Nei suoi ultimi anni, descrisse My Way come "un successo pop di Paul Anka che divenne una sorta di inno nazionale", e a rincarare la dose, ci si mise perfino la figlia di Sinatra, Tina, che, nel 2000, durante un’intervista alla BBC, disse: “papà ha sempre pensato che quella canzone fosse egoistica ed egoista. Non gli piaceva.”
Negli Stati Uniti, strano a dirsi, il brano ebbe un’accoglienza tiepida, poiché non era in linea con lo spirito antisistema che si respirava nel 1969, mentre nel Regno Unito, ebbe un successo travolgente, rientrando nelle classifiche sei volte tra il 1970 e il 1971, detenendo, ancora oggi, il record per la permanenza più lunga nelle classifiche anglosassoni.
Dopo aver dominato le classifiche della musica popolare americana negli anni '40 e all'inizio degli anni '50, Sinatra visse un calo di popolarità con l’esplosione del rock’n’roll, ma riuscì comunque ad ottenere alcuni grandi successi, con Learnin' The Blues (1955) e Strangers in the Night (1966), entrambe finite al numero 1 della Hot 100. My Way, come detto, invece, non riuscì a scalare le classifiche, attestandosi solo alla ventisettesima piazza, ma nel tempo divenne una delle canzoni più popolari di Sinatra, creando uno strettissimo legame con il suo interprete che, per inciso, trovava il brano poco in linea con la sua sensibilità.
Non è dato sapere se il crooner, ai tempi, avesse in mente le tende di velluto nero di un negozio di pompe funebri quando cantava di affrontare il suo ultimo sipario. Tuttavia, nel 2005, un sondaggio condotto da Co-Operative Funeralcare ha messo questa melodia in cima alle canzoni più richieste ai funerali nel Regno Unito, tanto che, il portavoce dell’azienda, Phil Edwards, ebbe a dire, orgogliosamente: “My Way possiede quel fascino senza tempo: le parole riassumono ciò che così tante persone sentono della loro vita e come vorrebbero che i loro cari le ricordassero".
La canzone, inoltre, nasconde anche un risvolto incredibile, che sembra una bufala inventata ad arte, ma che, invece, fate pure le vostre verifiche, è assolutamente vera. Bisogna, però, allontanarsi dagli Stati Uniti e dal mondo occidentale, e trasferirsi nelle Filippine, Stato in cui Frank Sinatra è considerato un semidio, My Way una sorta di inno nazionale ufficioso e il karaoke il passatempo più diffuso. Ora, se per caso vi recaste nel Paese e aveste voglia di cimentarvi in un locale di karaoke, evitate, però, di misurarvi con My Way, perché se la eseguite male, se la stonate o vi dimenticate parte del testo, il rischio è quello di essere coinvolti in una rissa e, perfino, di venire ucciso. Tanti sono stati, infatti, gli omicidi legati all’esecuzione della canzone, che la polizia locale ha rubricato questi crimini sotto il file: My Way Killings.
Qualche esempio? Nel 2018, nella città di Dipolog, durante una festa di compleanno, il sessantunenne Jose Bosmion è stato ucciso a coltellate dal suo vicino, il ventottenne Rolando Caneso, perché prima ha preteso di cantare My Way al suo posto, e poi avrebbe stonato in modo tale da scatenare la rabbia furiosa del giovane che lo ha ucciso. E ancora. Durante una festa di capodanno, il sindaco di un quartiere di Manila ha osato cantare la canzone indossando una parrucca bionda da donna: un gruppo di motociclisti che passava di lì, lo ha visto compiere il gesto “blasfemo” e lo ha ammazzato a colpi di pistola. E dire che l’uomo prima di cominciare a cantare, aveva anche ironizzato sui rischi che correva ad eseguire My Way…
Nessuno riesce a spigarsi perché tanta violenza scatenata dal brano. Secondo il proprietario di una scuola di canto di Manila, la spiegazione sarebbe “esistenziale”: “E’ un brano molto arrogante, il testo evoca sentimenti di orgoglio e arroganza nel cantante, come se tu fossi qualcuno di importante quando invece non sei nessuno. E’ una canzone che maschera i tuoi fallimenti. Ecco perché porta a scontri omicidi”.