Seconda traccia da Brothers In Arms (1985), quando viene rilasciata come singolo il 21 giugno dello stesso anno, è chiaro a tutti che Money For Nothing è la classica canzone destinata a scalare le classifiche di mezzo mondo. E così fu, infatti, dal momento che conquistò il disco di platino in Italia, Regno Unito e Danimarca, il disco d’oro in Canada e Germania, e giunse al primo posto (dove rimase per te settimane) di Billboard Hot 100.
Il brano, che parla degli eccessi delle rock star e della vita facile che comporta essere musicista rispetto a chi svolge un lavoro “vero”, fu scritto da Mark Knopfler, dopo aver ascoltato i fattorini di un grande magazzino di New York lamentarsi del loro lavoro mentre guardavano il canale MTV, che passava video musicali da una televisione del centro commerciale. Incredibile, ma vero, il chitarrista abbozzò le liriche della canzone proprio nel negozio, seduto davanti all’esposizione di una cucina che i fattorini avevano appena allestito, riprendendo pedissequamente molte delle frasi che gli stessi avevano pronunciato. Frasi non proprio lusinghiere nei confronti di coloro che, grazie al proprio talento musicale, erano riusciti a ottenere successo. Frasi volgari, rabbiose, pervase da grevi luoghi comuni.
Guarda il frocio con l'orecchino e il trucco
Sì, amico, sono i suoi capelli
Quel piccolo frocio ha preso il suo aereo a reazione
Quel piccolo frocio è un milionario
E ancora:
Suoni la chitarra su MTV…è così che si fa
Soldi gratis e le tue ragazze gratis
Soldi per niente, ragazze gratis
L’intento di Mark Knopfler era, ovviamente, quello di difendere il proprio lavoro, spesso faticoso e ben lontano dagli stereotipi che aveva appena ascoltato, mettendo così alla berlina quegli uomini stupidi e ignoranti, convinti che i musicisti fossero tutti gay e dei buoni a nulla nelle cui tasche entravano, come piovuti dal cielo, “soldi per niente”.
Il brano, nella versione che conosciamo, fu registrato a Montserrat. Lì si trovava in vacanza Sting, che fece un salto negli studi di registrazione per salutare la band, di cui era amico. E fu immediatamente coinvolto: aiutò a completare la canzone e cantò l’introduzione e i cori. Sting, che aveva collaborato per puro spirito di amicizia, non voleva un credito come autore del brano, ma la sua casa discografica glielo impose, sostenendo che Money For Nothing suonasse molto simile a una canzone che Sting scrisse per i Police: Don't Stand So Close To Me.
Il video, estremamente innovativo, è stato uno dei primi a presentare un'animazione generata dal computer, realizzata utilizzando un programma chiamato Paintbox. I personaggi avrebbero dovuto avere più dettagli, come i bottoni sulle camicie, ma la produzione aveva esaurito il budget e lasciarono tutto così come lo si può vedere ora. Steve Barron (quello del famoso video degli a-ha per Take On Me), il regista che fu incaricato di realizzare la clip, ebbe anche l’ingrato compito di convincere Mark Knopfler, che odiava i video, a realizzarne uno che fosse rivoluzionario. Barron dice che Knopfler non era d'accordo con l'idea, ma la sua ragazza americana dell’epoca, alla fine, lo convinse. Knopfler acconsentì (in parte anche perché non doveva apparire personalmente nel film come attore) e Barron assunse una società di produzione britannica chiamata Rushes per lavorarci.
Il risultato finale creò qualche perplessità nel regista e negli stessi musicisti. La canzone poteva, infatti, sembrare dannosa per MTV, il video era molto ironico, e i personaggi creati avevano le sembianze di televisori, cosa che poteva apparire come uno sfottò nei confronti dell’emittente televisiva. La canzone, insomma, poteva sembrare un atto d'accusa nei confronti di MTV, ma Les Garland, che gestiva la rete, chiarì immediatamente che amava il brano e ne era lusingato: ascoltare I Want My MTV (la frase "Voglio la mia MTV", che compare nel testo della canzone, è stata la base della campagna promozionale della rete via cavo) era una pubblicità fantastica, anche se il testo poteva essere interpretato negativamente.
La clip, la prima a passare sul canale MTV Europe, ha vinto, poi, il premio come miglior video agli MTV Video Music Awards del 1986.
Una curiosità. In questo brano Mark Knopfler ha suonato una Les Paul Junior collegata a un amplificatore Laney, perché, a detta del produttore Neil Dorfsman, la band stava cercando di replicare un suono molto ZZ Top.