Già da questa scelta si può arguire che alla ragazza non mancasse il coraggio, considerato che le canzoni dei quattro di Liverpool erano di difficile riproduzione essendo perfette già di per sé. Ma facciamo un passo indietro.
Meri Marabini nasce a Bologna nel 1948 ed è stata una delle prime ragazze che aderirono al verbo beat tricolore; dapprima con una band locale, formata dopo aver lasciato la scuola, poi, dopo essere stata notata da un talent scout della casa discografica Carosello, fu messa sotto contratto e lasciato il suo gruppo avviò così la carriera da solista. Il primo 45 giri fu come detto una cover dei Beatles: “I Need You”, diventata “Mi Manchi” con il testo in italiano scritto dal paroliere Giuseppe Calabrese. Il retro del 45 giri era invece una cover degli Hollies, “You Know He Did”, divenuta “E’ Proprio Inutile”. Siamo nel 1966, il beat è esploso anche in Italia e si assiste per la prima volta ad un fiorire di gruppi e cantanti al di sotto dei venti anni come mai era successo prima, dove però ben pochi riuscirono ad avere il successo sperato; ad altri rimase soltanto una speranza.
Meri Marabini nel frattempo riuscì a farsi notare anche alla tv di stato italiana, partecipando al programma “Scala Reale”, gara canora a squadra e lei finì in quella capitanata da Domenico Modugno, altro artista messo sotto contratto dalla Carosello. Le vendite del primo singolo però non andarono come sperato ma grazie anche alla partecipazione tv, Meri Marabini pubblicò un secondo 45 giri; questa volta tocca ad una cover dei Pretty Things, “Come See Me” tradotta in “Sono Io La Tua Donna”; anche questo singolo però ebbe scarsi risultati di vendita. Cambio di anno, 1967, e cambio di look: non sappiamo se l’idea fosse dovuta alla casa discografica o alla stessa Meri fatto sta che con l’incisione del terzo 45 giri, “Una Voce”, questa volta un brano originale, nella copertina del disco la cantante appare con una capigliatura decisamente originale; come una novella Crudelia De Mon, l’acconciatura è divisa per metà in bianco e per metà in nero. Purtroppo, anche questa trovata non darà i frutti sperati e nello stesso anno, un ulteriore singolo, “Ti Amo, Mi Ami”, brillante cover di un brano di una cantante britannica, Samantha Jones, chiuderà di fatto la carriera nel mondo delle sette note di Meri Marabini. La nostra poi avrà modo di rifarsi nel campo della moda diventando una delle più apprezzate fashion director italiane.