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TRACKSSOUNDIAMOLE ANCORA
MacArthur Park
Richard Harris
1968  (Dunhill Records)
POP
all TRACKS
14/04/2025
Richard Harris
MacArthur Park
Una struggente canzone sulla fine di un amore, scritta da Jimmy Webb, interpretata da Richard Harris e, poi, riportata al successo da Donna Summer

Un parco di Los Angeles, un amore finito, una struggente ballata passata alla storia per le liriche emozionanti e per quell’immagine, "cake out in the rain", così malinconica, così metaforica, così sconsolata.

 

Il MacArthur's Park si sta sciogliendo nell'oscurità

Tutta la dolce glassa verde che scorre giù

Qualcuno ha lasciato la torta fuori sotto la pioggia

Non penso di poterlo sopportare

Perché ci è voluto così tanto tempo per cuocerla

E non avrò mai più quella ricetta

 

MacArthur Park è un vero e proprio parco nel quartiere Westlake di Los Angeles, ma questo è l'unico riferimento tangibile delle liriche, che sono universali, che riguardano tutti coloro che hanno provato un lutto amoroso.

Jimmy Webb, l’autore del brano, spiegò che la canzone era autobiografica e che riguardava la fine della relazione con la sua ragazza dell’epoca. La torta e la pioggia vennero utilizzate come metafora della fine di un amore, e quei versi, divenuti, poi, tanto famosi, ai tempi apparivano non immediatamente comprensibili. Webb spiegò che scrisse il testo alla fine degli anni ’60, periodo in cui era abitudine scrivere versi surreali, che dessero un tocco psichedelico alla narrazione.  

La storia d'amore di cui parla Webb è quella che il musicista visse con Suzy Horton, e il MacArthur Park era il luogo in cui i due si incontravano per il pranzo, per le gite in pedalò e per dare da mangiare alle anatre. Lei lavorava dall'altra parte della strada in una compagnia di assicurazioni sulla vita, e incontrarsi proprio lì era la cosa più ovvia. Ma c’è di più, c’è qualcosa che Webb, probabilmente per pudore, non volle mai raccontare.

A farlo fu un altro musicista, Colin McCourt, che, tempo dopo, affermò di conoscere la storia vera, perché gliel’aveva raccontata in gran segreto proprio Webb. Il due aprile del 2011, durante un intervista al Daily Mail, McCourt disse: "Jim era innamorato di una ragazza che lo ha lasciato. Mesi dopo, ha saputo che si sarebbe sposata, proprio nel parco che dà il titolo alla canzone. Con il cuore spezzato, è andato al matrimonio e, non volendo essere visto, si nascose nella rimessa del giardiniere. Mentre si svolgeva la cerimonia all'aperto, ha iniziato a piovere a dirotto e la pioggia che scorreva lungo la finestra del capannone ha fatto sembrare che la torta di nozze si stesse sciogliendo”.

Questo episodio lasciò parecchi strascichi emotivi in Webb, il quale, quando scoprì che la sua ragazza si era sposata con un ingegnere telefonico di Wichita, trovò l’ispirazione per comporre un’altra canzone di successo, Worst The Could  Happen (“Ragazza, ho sentito che ti sposerai…E questa è la fine…Questo ragazzo è quello che ti fa sentire così al sicuro, Così sano e così sicuro, E tesoro, se ti ama più di me, Forse è la cosa migliore, Forse è la cosa migliore per te, Ma è la cosa peggiore che potesse capitarmi”).

Jimmy Webb scrisse "MacArthur Park" nell'estate del 1967 e offrì la canzone a Bones Howe, il produttore degli The Association, una band californiana di sunshine pop, per un possibile inclusione nel loro quarto album in studio. Howe adorava il brano, ma la band non voleva dedicare così tanto spazio sull'album al progetto di Webb, e quindi la rifiutarono.

La canzone finì, quindi, per essere interpretata da Richard Harris, che non era un cantante, ma un attore straordinario, che tutti ricordiamo per le sue interpretazioni in Un Uomo Chiamato Cavallo, Gli Ammutinati Del Bounty, Cassandra Crossing e anche Harry Potter (interpretò Albus Silente nei primi due episodi della saga). Richard Harris non era certo noto per le sue doti vocali, ma aveva fatto dei musical, incluso Camelot, dalla cui colonna sonora pubblicò come singolo How To Handle A Woman.

Webb incontrò Harris sul palco del Coronet Theatre di Los Angeles, dove stavano allestendo uno spettacolo contro la guerra con Walter Pidgeon, Edward G. Robinson, Mia Farrow e alcuni altri. Nel tempo libero i due fecero amicizia, e a fine lavoro stavano dietro le quinte a parlare, suonare il piano e bere birra. Il legame si intensificò a tal punto che i due si proposero di fare un disco insieme. La cosa sembrava una boutade da ubriachi, finchè un giorno Webb ricevette un telegramma che così recitava: “Caro Jimmy Webb, vieni a Londra, facciamo un disco. Con affetto, Richard”. E disco fu: A Tramp Shining, che conteneva MacArthur Park, fu pubblicato nel maggio del 1968, la canzone raggiunse la piazza numero due di Billboard e il disco fu candidato ai Grammy.

Merito anche della voce di Harris, che pur non essendo un cantante professionista, aveva un timbro profondo, una perfetta dizione da attore e un’impostazione da crooner attraverso la quale diede a MacArthur Park quel surplus di drammaticità che il brano richiedeva.

Del brano, nel corso degli anni, ne vennero fatte centinaia di cover, ma quella di cui tutti si ricordano la si deve a Donna Summer.

Donna Summer ne registrò una versione disco molto complessa nel 1978 con i suoi produttori, Giorgio Moroder e Pete Bellotte. Moroder era alla ricerca di una canzone da rielaborare con Summer, e quando, per caso, ascoltò alla radio la versione di Harris di "MacArthur Park", decise immediatamente che quel brano era perfetto per l'estensione vocale della Summer. Ricca di sintetizzatori, fiati e cori di sottofondo, la versione di Summer durava 8:27 ed era la prima parte della "MacArthur Park Suite", che occupava l'intero lato D del suo album Live And More del 1978. La suite durava ben 17 minuti ed era ottima per le discoteche, ma non adatta per la radio. Quindi Moroder si mise al lavoro e ne trasse un singolo di 3 minuti e 54 secondi, che arrivò al primo posto in America. A questo punto, l'originale di Richard Harris era praticamente una reliquia, guadagnandosi solo occasionali trasmissioni radiofoniche sui vecchi successi, ma la Summer riportò in vita la canzone, grazie a una registrazione contemporanea che catturò anche l'attenzione degli ascoltatori più giovani.