Tutti noi abbiamo apprezzato ed amato Elena Tonra come leader dei Daughter, una delle poche band con voce femminile ad essersi fatta largo nel terreno sempre impervio dell'indie-folk / dream pop mondiale. Loro sono una certezza a partire da quel prezioso "If You Leave" uscito qualche anno fa, esattamente nel 2013, per l'ex etichetta di Ivo Watts-Russell e Peter Kent, ovvero l'infallibile 4AD, che ha visto bene di centrare, dopo un'infinità di successi, l'ennesimo progetto capolavoro. Azzardo: miglior etichetta di sempre? Io dico di sì, senza nulla togliere a tante altre validissime e stimate affini. Anche orfani dell'apporto dei due fondatori, il fiuto è rimasto invariato e azzeccare esordi come quello dei Daughter, non è mai così facile e scontato. Sono uno di quei progetti che ti rimane addosso, la voce incredibile di Elena è la parte più viva, quella, inevitabilmente, più sensibile.
Dopo i primi due album e la colonna sonora pubblicata nel 2017, l'ensemble di Londra si è preso una piccola pausa, chiamiamola di riflessione, ma la carismatica leader non ha voluto stare lontano dai riflettori per troppo tempo, quindi eccola confezionare un esordio tutto suo, a moniker Ex:Re, bizzarro nome che ruota attorno alla fine di un rapporto (Regarding ex) che incuriosisce e colpisce fin da subito. Il disco, pubblicato a fine 2018, ha entusiasmato sia quella fetta di critica molto pignola, ma anche gli abituali fan dei Daughter. Va detto: il terreno è quello, è una sorta di continuazione del percorso fatto con la band, con la voglia di scrivere e riscrivere il suo recente passato, sempre con la consueta eleganza e raffinatezza, come poche in circolazione. Detto, fatto, Elena porta in giro queste nuove canzoni e lo fa anche da noi, dove è di casa, si esibisce, quindi, stasera, per un buon numero di persone accorse, al Circolo Magnolia a Milano (ormai casa abituale per questo tipo di eventi), e domani dalle parti di Pordenone per l'abituale Sexto 'nplugged, rassegna che ogni anno ospita artisti di grande qualità.
La setlist è obbligatoria, già scritta prima di iniziare, ovvero tutto il suo disco d'esordio, quelle 10 magnetiche tracce, rimescolate a differenza della tracklist iniziale. Dalla stupenda "The Dazzler" (Per il sottoscritto il punto più alto di questo lavoro) a "When The Time Went", da "Romance" a "Too Sad", ovviamente tutte, nessuna esclusa, lei si alterna alla chitarra e al basso accompagnata da tre musicisti di grande valore, tra cui anche una violoncellista, che impreziosisce le atmosfere malinconiche della scrittura di Elena, un batterista dai modi sgraziati e scomposti ma perfetto e un chitarrista a completare l'ensemble. Tutti insieme formano un collettivo coeso e amalgamato quanto sorprendente, dove le sublimi e impeccabili linee vocali di una leader eccelsa vengono ulteriormente esaltate in un concerto bellissimo.
Timida, simpatica e gentile, oltre che visibilmente contenta dell'affetto del pubblico milanese. Condivisibile la scelta di non toccare il repertorio della sua band preferita; vita parallela e vita nuova, con l'urgenza di scrivere e cantare, a modo suo, quanto fa male una separazione, emozioni palpabili. E lei, davvero, tra le più brave in assoluto.