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Live il 27/11 a Germi, Milano e il 29/11 a Efesto House, Bologna
Michele Ducci
2024  (Monotreme Records)
NEWS ITALIANA POP
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18/11/2024
Michele Ducci
Live il 27/11 a Germi, Milano e il 29/11 a Efesto House, Bologna
Michele Ducci, catautore pop dai mille riflessi ex membro dei progetti M+A e Santii, sarà in concerto il 27 novembre al Germi, Milano e il 29 a Efesto House, Bologna, portando in tour il suo ultimo singolo "It's Hard to be Easily Loved" e l'ultimo album SIVE.
di La Redazione
Dopo l'uscita del suo album di debutto da solista, SIVE, a giugno, Michele Ducci, ex membro dei progetti M+A e Santii, è tornato in studio per registrare dal vivo alcune versioni alternative di brani di SIVE e alcuni nuovi brani, tra cui l'ultimo singolo "It's Hard to be Easily Loved". Il singolo esce il 18 novembre accompagnato da un video che ritrae Ducci mentre esegue il brano su un suggestivo sfondo di acquerelli realizzati da lui e Letizia Mandolesi.
 
Come racconta Ducci “Stavo improvvisando con la chitarra nylon mentre pioveva e piano piano è cominciata a formarsi It’s Hard to Be Easily Loved. È la prima canzone tra gli inediti che faccio live e che usciranno all’inizio del prossimo anno. Essere amati o compresi, alle volte, sembra funzionare come quei trapassi strani che sono i cambi di stagione, o come addormentarsi. Può essere molto difficile e sembra accadere, se accade e quando accade, fuori dal tempo cronologico. Per cui ogni aspettativa appare un dispendio inutile. Ne è venuta fuori una canzone in nylon e organetto zampettante che mi ricorda la nebbia gialla che fa la paraeidolia di un gatto nella poesia The Love Song of A.J. Prufrock di Elliot: 
 
Slipped by the terrace, made a sudden leap,
And seeing that it was a soft October night,
Curled once about the house, and fell asleep.
 
 
Michele Ducci era la “M” del duo electro-pop “M+A”, che ha pubblicato due album per Monotreme Records, il secondo dei quali, These Days, è valso alla band un posto nella lista delle “migliori nuove band del 2014” del The Guardian e li ha visti esibirsi dal vivo sul Pyramid Stage di Glastonbury e alla Biennale di Venezia.
Il duo ha poi formato un nuovo progetto, Santii, che ha coinvolto diversi artisti hip hop tra cui Rejjie Snow, Mick Jenkins e il produttore musicale Supah Mario (Drake, Young Thug), pubblicando due EP con l'etichetta italiana Sugar Records.
 
Un breve periodo in un'altra band ha portato Michele a capire che voleva fare musica da solo, lontano da pressioni commerciali o di carriera esterne. Dice Michele: “Sono tornato nella casa dove sono nato e dove ho iniziato a suonare. Dopo la pandemia non avevo praticamente più strumenti, tranne una chitarra a tre corde e una pianola. Avevo bisogno di fare un disco che non ero mai riuscito a fare e che avevo sempre sognato di fare. Qualcosa di molto essenziale: con il pianoforte e la voce”.

Arriva così SIVE, una raccolta di canzoni realizzate con amore, incentrate principalmente sul pianoforte e sulla sua voce morbida e soul.
 
L'album è stato registrato a Forlì, in Italia, presso gli studi L'amor Mio Non Muore. Secondo Michele “mi sono imposto di non usare il computer: l'intero album è registrato in analogico, senza editing, suonato e cantato tutti insieme. In questi tempi di iper 'montaggio' avevo bisogno di tornare a qualcosa che fosse così come veniva suonato”.
 
SIVE abbraccia una gamma di stili, dai toni sognanti da cantautore di "Feelings", "Here You Are" e "Nonesome" al pop uptempo di "You Lay the Path", all'infuso di RnB di "Just Because" e alla poesia beat percussiva di "Hic". L'apertura dell'album, “River”, è una ballata struggente che si snoda come il suo titolo, aprendosi con la tranquilla intimità di voci sommesse e pianoforte e raccontando il momento in cui desiderava lasciarsi alle spalle il mondo della musica: “Chiamano il mio nome ma io sono un fiume”.

Per quanto riguarda il titolo dell'album, Michele dice: “Sive” è una parola latina che deriva da una frase del filosofo Spinoza: “Deus Sive Natura”. Ho passato molto tempo a conversare con un grande filosofo italiano e mio amico, Rocco Ronchi, e questa parola mi si è imposta. Non mi interessava tanto Dio o la Natura, ma quell'improvviso vagare, quel passaggio, quel divenire paesaggio, segnalato dal termine “sive” che significa “cioè”, quasi “cioè”. È un po' come quando in un acquerello, o guardando le nuvole o la macchia in un muro, notiamo un volto e diciamo: “Eccolo”! 'Eccolo di nuovo'!”.
 
La copertina è un acquerello realizzato da Michele e dalla sua compagna Letizia, che canta anche i cori in alcuni brani.
 
 
Michele Ducci sarà in concerto il 27 novembre a Germi, Milano e il 29 a Efesto House, Bologna.