Cerca

logo
REVIEWSLE RECENSIONI
13/09/2022
Black Stone Cherry
Live From The Royal Albert Hall
Una serata memorabile, un live travolgente e una band che sembra nata per stare sul palco e dare tutto al proprio pubblico.

Il rock muscolare, sanguigno e ruspante dei Black Stone Cherry quasi sicuramente farà storcere il naso a chi è in cerca di musica “alta”, più elegante, complessa o raffinata. Figuriamo, poi, se la band originaria del Kentucky, rilascia un disco dal vivo, in cui la semplicità espositiva è rafforzata dalla presa diretta e da volumi importanti. Eppure, c’è un rapporto profondo che lega la band ai propri fan e, in genere a tutti coloro che mettono l’energia e la chitarra elettrica al primo posto nella scelta delle canzoni da ascoltare, un rapporto che è la sostanza stessa di questo vibrante rock carne e patate. Se desiderare, quindi, avere una fotografia chiara di come si sta sul palco, di come sia possibile spendere ogni stilla di sudore per dare gioia al proprio pubblico, e del legame profondo che lo lega ai propri idoli, bene, fermatevi qui per scoprire così vi aspetta.

Registrato durante il tour del Regno Unito del 2021, in uno dei luoghi più leggendari della musica britannica, questo impressionante show è, infatti, la dimostrazione di come la perfetta compenetrazione tra fan e band sia in grado di spostare le montagne, anche quando, e forse soprattutto, la musica è semplice, verace, senza troppi fronzoli.

I Black Stone Cherry sono sempre stati un gruppo che dal vivo rende al 100%, il loro rock ad alto tasso energetico, che si bagna nelle acque del southern, riuscendo a fondere modernità e tradizione, possiede una forza propulsiva disarmante, e parla una lingua trasversale, modificando un genere classico in modo che sia in grado di arrivare anche a quelle nuove generazioni che stanno scoprendo da poco la musica rock. A parte la scrittura delle canzoni, che come dicevamo non hanno molte pretese, la chiave del successo della band risiede proprio nei loro spettacoli irresistibilmente frenetici e nel modo in cui riescono a comunicare con una sincerità e una potenza che lascia storditi.

E’ probabile, quindi, che lo storico auditorium inglese non abbia mai assistito a uno show così tonitruante, ruvido e carnale, che ha come protagonista una band, la cui energia prodotta è in grado da sola di tenere accese le luci di tutto il quartiere circostante. Ogni cosa funziona alla perfezione: il drumming del batterista John Fred Young, un octopus dai mille tentacoli, che randella senza posa (e che suono quella batteria!), la dinamicità del chitarrista Ben Wells, il martello pneumatico di Steve Jewell Jr al basso e la potente presenza del frontman e chitarrista Chris Robertson, un vero e proprio mattatore, il cui feeling con il pubblico pagante è fisicamente palpabile anche ascoltato attraverso le casse dello stereo

Dall'apertura travolgente Me And Mary Jane in poi, i Black Stone Cherry non fanno prigionieri, e con incredibile determinazione danno tutto, ma proprio tutto, per rendere la serata indimenticabile. E se è vero che sarete conquistati dall’elettricità dei due cd audio (o vinili), sarà il dvd allegato alla confezione a farvi capire che, se amate il genere, avreste anche venduto i gioielli di famiglia pur di essere presenti all’evento. La livida Again è un invito senza mezzi termini ad alzare ulteriormente il volume dello stereo, Yeah Man, durante l’ascolto, è in grado di appiccare incendi ai mobili del salotto, la spavalderia di Ringin’ in My Head e il retrogusto southern di Like I Roll fanno vibrare le vene nei polsi. E c’è anche un momento di autentica commozione quando Robertson canta Things My Father Said, il brano dedicato al padre scomparso. I momenti salienti, però, sono davvero tanti, dalle bordate di Soul Creek e Blind Man, fino alla torrenziale Cheaper To Drink Alone, ai grandi classici amatissimi dai fan di Blame It On the Boom Boom e White Trash Millionare, e alla chiosa struggente di Peace Is Free.

Si potrà obbiettare che questo rock sia troppo grezzo per essere artisticamente incisivo, e forse è anche vero. Ma sono pronto a scommettere che una volta infilato il cd nel lettore, questo infuocato live vi terrà compagnia per tanti giorni a venire. Alzate il volume al massimo, allora, spolverate la vostra air guitar e preparatevi a litigare con i vicini.