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MAKING MOVIESAL CINEMA
L'isola dei cani
Wes Anderson
2018  (Twentieth Century Fox)
COMMEDIA FANTASTICO ANIMAZIONE
all MAKING MOVIES
01/05/2018
Wes Anderson
L'isola dei cani
“Tu sei REX, tu KING, tu DUKE, tu BOSS, io CAPO. Siamo un branco di spaventosi, indistruttibili cani alfa”

“Tu sei REX, tu KING, tu DUKE, tu BOSS, io CAPO. Siamo un branco di spaventosi, indistruttibili cani alfa”

Cosa fa questo curioso quintetto su un’isola piena di immondizia? E perché Atari Kobayashi, pupillo della potente famiglia Kobayashi e nipote del capo del governo è atterrato sull’isola ormai dimenticata dagli umani?

E’ l’anno 2037 e ci troviamo in Giappone nella metropoli di Megasaki City. Mosso dal suo antico odio per i cani, il presidente Kobayashi, leader di una famiglia corrotta e potente, nonché capo del governo della città, firma un terribile decreto: a causa di una contagiosa influenza canina tutti i cani verranno deportati su Trash Island – l’isola della spazzatura – e dimenticati per sempre.

A nulla valgono gli appelli del partito d’opposizione, il Partito della Scienza, che chiede del tempo per trovare una cura e salvare il migliore amico dell’uomo… Kobayashi ha finalmente trovato la sua vendetta.

Quello che non aveva previsto è che suo nipote, Atari Kobayashi, dirottasse il Junior-Turbo Prop su Trash Island alla ricerca del suo cane Spots.

Nove anni dopo Fantastic Mr. Fox, Wes Anderson torna alla stop motion con L’Isola dei Cani, da lui scritto, diretto e co-prodotto. L’animazione è sempre incredibile e si resta impressionati all’idea del lavoro produttivo e di ripresa frame per frame che sta dietro alla perfezione di questi 101 minuti.

Tantissime le star che nella versione americana prestano la voce ai personaggi. Dal quintetto dei cani interpretati da Bryan Cranston (Capo), Edward Norton (Rex), Bill Murray (Boss), Jeff Goldblum (Duke), Bob Balaban (King), fino a Scarlett Johansson (Nutmeg) e Greta Gerwig che interpreta Tracy Walker, studentessa americana a Megasaki, attivista per i diritti dei cani con una cotta per Atari. Impossibile infine non citare la presenza sia nella voce che nelle fattezze di Yoko Ono, nella parte di sé stessa, impegnata anche lei nella lotta allo strapotere del corrotto Kobayashi.

Altro prezioso elemento narrativo è l’accompagnamento musicale di Alexandre Desplat che non mi meraviglierebbe ritrovare ai prossimi Oscar per questo incredibile lavoro.

Una storia dolcissima che parla di fedeltà e coraggio esplorando un futuro non troppo lontano che già oggi si intravede all’orizzonte. Sta a noi cambiarne il corso, in fondo è questa la morale del film. Dove ci porterà l’utilizzo smodato e senza controllo della tecnologia? Quante isole di spazzatura dovremo creare prima di imparare il rispetto per il pianeta che abitiamo e le creature che lo popolano?

Dopo aver aperto la Berlinale 2018 il film è pronto a sbarcare nelle sale e ad emozionare grandi e piccini.